centro cultural tina modotti Almudena Grandes (Spagna)
L’autocommiserazione è una droga pesante.
La autocompasión es una droga muy dura.
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Almudena Grandes
frammento da Le età di Lulù, Guanda, 1990 – fragmento Las edades de Lulú, Tusquets, 1989
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Photo by Stephany Lorena on Unsplash
Almudena Grandes Hernández (Madrid, 7 maggio 1960) è una scrittrice spagnola, nota al grande pubblico per il suo romanzo Le età di Lulù (1989), dal quale nel 1990 il regista Bigas Luna trasse l’omonimo film.
Le sue successive opere Ti chiamero venerdì (1991), Malena: un nome da tango (1995), Atlante di geografia umana (1998), Cuore di ghiaccio (2007), Baci sul pane (2015), hanno contribuito a consolidare la sua fama internazionale come importante esponente della letteratura spagnola contemporanea.
l primo romanzo che pubblicò fu Le età di Lulù (1989), opera erotica che le valse la vittoria all’undicesima edizione del premio La Sonrisa Vertical e una trasposizione cinematografica diretta da Bigas Luna l’anno successivo. La critica accolse positivamente il romanzo, che venne tradotto in più di venti lingue.
Questo suo primo straordinario successo, secondo dichiarazioni della stessa autrice, le regalò la vita che aveva sempre sognato e “mai riuscirò a pagare tale debito”. (fonte Wikipedia)
frammento da Le età di Lulù, Guanda, 1990 – fragmento Las edades de Lulú, Tusquets, 1989
Per Lulù, protagonista di questa opera prima, l’erotismo ha i caratteri di un’ossessione, di una condanna da scontare, di un richiamo che la spinge a sperimentare le estreme, più offensive forme di trasgressione: conseguenza paradossale di una prima, violenta e tenera esperienza avuta a quindici anni con Pablo, amico di famiglia di dodici anni più vecchio di lei, e del rapporto che i due hanno coltivato nella lontananza e nel desiderio fino a ritrovarsi e a sposarsi. Ma è un rapporto fondato sulla pratica del libertinaggio. La prossima età di Lulù sarà quella della fuga da Pablo e del tentativo di costruire un’esistenza autonoma: rimane però, irresistibile, l’attrazione per la sessualità più torbida e sfrenata, incarnata nella intensa figura di Ely.