cctm collettivo culturale tuttomondo Akiko Yosano (Giappone)
di Akiko Yosano (Sakai, 1878 – Tokyo, 1942)
Le mie poesie sono brevi,
la gente pensa ch’io detesti le parole,
eppure io non tralascio nulla
e nulla vi è che possa aggiungervi.
A differenza dei pesci, la mia anima
nuota senza branchie.
Canto un solo respiro.
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foto: balerio bent – fair use
Akiko Yosano (Sakai, 1878 – Tokyo, 1942) è stata una delle più famose e controverse poetesse giapponesi del primo’900.
E’ considerata una delle prime pacifiste e femministe attive nel Giappone dell’epoca Meiji. Nel 1901, all’età di 23 anni, sposò Tekkan Yosano, il responsabile editoriale della rivista Myōjō (“Stella lucente”), sulla quale aveva cominciato a pubblicare le proprie poesie. Tekkan era già sposato e divorziò dalla prima moglie per sposare Akiko, ma in pieno accordo con essa continuò a frequentarla.
Nello stesso anno, Akiko Yosano pubblicò Midaregami (“Capelli arruffati”), una raccolta di 400 poesie ritenuta il manifesto del libero pensiero nel Giappone dell’epoca; come è lecito attendersi, la critica ufficiale stroncò la raccolta e la definì scandalosa.
Ciò nonostante, Midaregami riscosse un successo clamoroso, e la fama di Akiko Yosano eclissò quella del marito, anch’egli comunque valente poeta.
Akiko morì d’infarto il 29 maggio 1942, in piena guerra; la notizia della sua morte passò inosservata, dopo che per tutta la vita si era spesa contro il crescente militarismo giapponese ed aveva combattuto per la condizione delle donne in una società del tutto oppressiva nei loro confronti.
Le sue opere non erano state messe al bando, ma comunque ignorate; solo negli ultimi due decenni è stata riscoperta, tornando a godere del successo di un tempo.
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Le mie poesie sono brevi