cctm collettivo culturale tuttomondo Louise Glück
Guardiamo il mondo una sola volta, nell’infanzia.
Il resto è memoria
We look at the world once, in childhood.
The rest is memory.
Louise Glück
Premio Nobel per la letteratura 2020
da Nostos, traduzione di Claudio Giunta, in Meadowlands, Harper Collins, New York, 1996
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Photo by Maria Elena Zuñiga on Unsplash
Louise Elisabeth Glück (New York, 22 aprile 1943 – Cambridge, 13 ottobre 2023) è stata una poetessa, saggista e accademica statunitense.
Nel corso della sua carriera ha pubblicato dodici antologie di poesie. Nel 1993 ha vinto il Premio Pulitzer per la poesia per la sua raccolta The Wild Iris, ottenendo il primo di una lunga serie di riconoscimenti. Nel 2014 ha vinto il National Book Award per la poesia, mentre nel 2003 era stata insignita del prestigioso titolo di poeta laureato degli Stati Uniti.
Nel 2020 le è stato conferito il Premio Nobel per la letteratura “per la sua inconfondibile voce poetica che con austera bellezza rende universale l’esistenza individuale” … continua a leggere su Wikipedia
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La sua poesia evoca schegge memoriali rielaborando temi come l’isolamento e la solitudine, in un tono insieme colloquiale e meditativo.
Vincitrice del premio Pulitzer con L’iris selvatico (The Wild Iris, 1993), ha convinto i critici per lo stile controllato ed elegante con cui assorbe lunghe sequenze narrative di tratto confessionale che ricordano la poesia di R. Lowell, S. Plath e A. Sexton.
In Meadowlands (1997) rievoca figure mitiche come Ulisse e Penelope all’interno di una scrittura molto moderna, che racconta di un matrimonio che sta per finire.
Nel 2020 vince il Nobel per la letteratura per “la sua incofondibile voce poetica che con austera bellezza rende l’esistenza individuale esperienza universale”.
Nel 2020 per il Saggiatore vengono pubblicati: Averno e L’Iris Selvatico. A queste segue Ararat (2021).
We look at the world once … Guardiamo il mondo una sola volta … Louise Glück