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Il minuetto di Raymond Carver (Clatskanie, 1938 – Port Angeles, 1988)
Splendide mattinate.
Giorni in cui mi manca tanto
che non mi manca niente.
Mi basta questa vita e non voglio altro.
Immobile, spero che nessuno arrivi.
Ma se arriva qualcuno, spero sia lei.
Quella con le stelline di brillanti
sulla punta delle scarpe.
La ragazza che ho visto danzare il minuetto.
Quell’antica danza.
Il minuetto.
Lo danzava
come doveva essere danzato.
E a modo suo.
da Orientarsi con le stelle, minimun fax, 2016

foto: Raymond Carver
Raymond Carver (Clatskanie, 1938 – Port Angeles, 1988) è stato uno scrittore e poeta statunitense. È noto per il suo contributo alla narrativa breve e alla poesia, ed è considerato una figura centrale nella letteratura americana del XX secolo.
Carver crebbe in una famiglia di umili origini; suo padre lavorava come affilatore in una segheria e sua madre era cameriera. Dopo essersi trasferito a Yakima, Washington, iniziò a lavorare in vari mestieri mentre coltivava la sua passione per la scrittura. La sua carriera letteraria iniziò con la pubblicazione di racconti su riviste indipendenti e si sviluppò ulteriormente grazie al suo incontro con editor influenti come Gordon Lish.
Carver pubblicò la sua prima raccolta di racconti, Will You Please Be Quiet, Please? (Vuoi star zitta per favore?), nel 1976. Tuttavia, fu il suo secondo libro, What We Talk About When We Talk About Love (Di cosa parliamo quando parliamo d’amore) (1981), a catapultarlo nel panorama letterario internazionale. Questa raccolta è stata seguita da Cathedral (Cattedrale) (1983), considerata la sua opera più significativa.
Carver è spesso associato al minimalismo nella scrittura, un approccio caratterizzato da una prosa essenziale e diretta. Tuttavia, egli stesso rifiutava questa etichetta, sostenendo che il suo obiettivo era quello di esplorare la complessità delle esperienze umane attraverso una narrazione semplice ma profonda.
La sua capacità di catturare l’essenza della vita quotidiana ha portato molti critici a definirlo “il Cechov americano” per la sua abilità nel trattare temi universali con grande sensibilità
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