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Irène Némirovsky (Russia)

18/11/2025 By carlaita

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Ballare una volta, una volta sola, con un bel vestito, come una vera giovane donna, stretta fra le braccia di un uomo. Con una sorta di audacia disperata, chiudendo gli occhi.

Irène Némirovsky

da Il ballo, Adelphi, 2005

Irène Némirovsky (Russia) Francia il ballo scrittori a noi piace leggere olocausto

opera: Pierre-Auguste Renoir, 1883

bluesky

Irène Némirovsky (Kiev, 1903 – Auschwitz, 1942) è stata una scrittrice francese di origine ebraica, vittima dell’Olocausto.

Nata a Kiev nel 1903, durante la rivoluzione d’Ottobre con la sua famiglia dovette fuggire, vivendo un anno in Finlandia e uno in Svezia, per poi stabilirsi definitivamente in Francia nel 1919. A Parigi, Irène Némirovsky studiò lettere alla Sorbona, laureandosi nel 1924, e iniziò a scrivere giovanissima in lingua francese, pubblicando il suo primo testo all’età di 18 anni.

Nel 1926 sposò Michel Epstein, un ingegnere russo emigrato diventato poi banchiere, con cui ebbe due figlie. La sua carriera letteraria si sviluppò rapidamente: nel 1929 ottenne un grande successo con il romanzo “David Golder”, che le garantì notorietà. Nei successivi anni scrisse numerosi romanzi, racconti e una biografia, tra i quali spicca “Suite française”, un’opera incompiuta e pubbicata postuma.

Nonostante il legame profondo con la Francia, Némirovsky non ottenne mai la cittadinanza francese. Durante la Seconda guerra mondiale, a causa delle leggi razziali antiebraiche, fu costretta ad abbandonare Parigi e venne arrestata nel luglio 1942. Fu deportata ad Auschwitz, dove morì il 17 agosto 1942.

La sua vita è segnata da un senso di inappartenenza e marginalità, mentre la scrittura rimane il luogo privilegiato dove unì le sue radici culturali e affettive. La riscoperta postuma della sua opera ha evidenziato la straordinaria intensità e profondità della sua narrativa, collocandola tra le più significative scrittrici del periodo tra le due guerre.

Tra le opere di Irène Némirovsky, ricordiamo Il ballo (1930), Come le mosche d’autunno (1931), Il vino della solitudine (1935), Due (1936), Il signore delle anime (1939), I cani e i lupi (1940), I doni della vita (1941) e Suite Francese (1942).

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