cctm collettivo culturale tuttomondo Liriche d’amor cortese dal Codice Manesse

Ahimè, quale distanza mi separa
da colei che ha tutto il mio amore!
Ahimè, quanto a lungo ho viaggiato!
E ora vivo nel rimpianto e nel dolore!
Ella ha con sé la mia mente e il mio cuore e io me ne devo privare.
Di nulla mi potrò rallegrare,
se a lei sta legato il mio cuore.
Perciò soffro in terrà straniera,
per sua colpa, le pene d’amore.
Se potessi vedere ancora
la più adorabile ridere d’amore,
allora sì che tornerei felice
e quale pena potrei ricacciare!
Ella è capace di far dolce ogni cosa
e solo questo mi può consolare.
Ma tutto di lei mi si nasconde
di là dai monti e dal lungo cammino.
Non mi si chieda cosa mi tormenta:
ben lo vedete senza domandare.
Io mai non vidi, lo posso giurare,
delle gote così luminose,
né bocca sì lucente di rose,
né occhi sì splendenti d’amore.
Perciò non posso non struggermi per lei.
E ancor più mi addolora non sapere
se il suo cuore soffre pena d’amore
per me, com’io per lei.
No, non potrebbe una sì acuta pena
sopportare per due giorni soli.
da Liriche d’amor cortese dal Codice Manesse, FMR, 1983
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immagine: miniatura tratta dal Codice Manesse’(1304-1340 circa) – ubicazione: Biblioteca dell’università di Heidelberg.
Il Codice Manesse è il più ricco e famoso canzoniere medievale in lingua tedesca, composto intorno al 1300 a Zurigo per iniziativa della famiglia patrizia zurighese dei Manesse.
È un manoscritto di grande formato fatto di 426 fogli di pergamena che raccolgono testi poetici in alto-tedesco medio, principalmente poesie d’amor cortese note come Minnesang, ma anche liriche didattiche, morali e spirituali.
Il codice contiene circa 140 raccolte poetiche, composte da oltre 6000 strofe, ordinate secondo la categoria sociale degli autori, dai nobili sovrani e principi ai cantori di origini non nobili. Ogni raccolta è introdotta da miniature policrome a pagina intera (ben 137), che rappresentano gli autori in scene idealizzate di corte, tornei e vita cavalleresca, rendendo il Codice Manesse un documento fondamentale della miniatura gotica alto-renana e contribuendo all’immagine moderna del Medioevo cavalleresco.
Il manoscritto, redatto da diverse mani in scrittura gotica, conserva testi a volte incompleti e pagine vuote, testimonianza del suo carattere aperto e in continuo ampliamento tra il XIII e il XIV secolo. Dopo una complessa storia di proprietà che ha visto anche passaggi attraverso collezioni svizzere e francesi, oggi il Codice Manesse è conservato nella Biblioteca Universitaria di Heidelberg. È considerato una fonte insostituibile per lo studio della lirica medievale tedesca e la storia della cultura cortese.
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