collettivo culturale tuttomondo Pietro De Marchi (Italia)
Il mondo di Pietro De Marchi (Seregno, 1958)
Il mondo è ricoperto di parole
e non di tutte si cita l’autore.
Così non sappiamo chi abbia scritto
questa preghiera degna di un editto:
“Si benedica la morte e la vita
delle persone semplici e buone”.
Si legge su una lapide annerita
di un vecchio cimitero senza nome.
Il mondo è pieno di gente
di cui nessuno sa niente.
da La carta delle arance, Casagrande, 2016
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foto: Pietro De Marchi
Pietro De Marchi, nato a Seregno (MI) nel 1958, vive dal 1984 a Zurigo, dove insegna letteratura italiana all’università.
Ha pubblicato vari studi di carattere filologico e critico, tra cui l’edizione delle Poesie milanesi di Francesco Bellati (Milano, All’insegna del Pesce d’Oro, 1996), i due volumi Dove portano le parole. Sulla poesia di Giorgio Orelli e altro Novecento (Lecce, Manni, 2002) e Uno specchio di parole scritte. Da Parini a Pusterla, da Gozzi a Meneghello (Firenze, Cesati, 2003).
Più recentemente ha curato l’edizione dei racconti inediti di Silvio Guarnieri, Lavori d’autunno (Lecce, Manni, 2012) e di Tutte le poesie di Giorgio Orelli (Milano, Oscar Mondadori, 2015).
Ha curato inoltre due numeri monografici di “Versants” (2013 e 2015): Autrici e autori della Svizzera italiana nel secondo Novecento; Vicini d’anagrafe. Poeti di un quindicennio (1920-1935).
Attivo anche come scrittore in proprio, ha pubblicato un volume di racconti, Ritratti levati dall’ombra (Bellinzona, Casagrande, 2013) e tre raccolte poetiche, tutte edite da Casagrande: Parabole smorzate e altri versi (1990-1999), con prefazione di Giorgio Orelli (1999); Replica (2006; Premio Schiller 2007) e La carta delle arance (2016), volume per il quale ha ricevuto il Premio Gottfried Keller 2016.
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