collettivo culturale tuttomondo Daniel Glattauer (Austria)
Un giorno ci incroceremo in un caffè o in metropolitana. Cercheremo di non riconoscerci o di fingere di non vederci, ci gireremo svelti dall’altra parte. Saremo imbarazzati per ciò che è diventato il nostro “noi”, per quello che ne è rimasto. Niente. Due estranei uniti da un passato immaginario.
Daniel Glattauer
frammento da Le ho mai raccontato del vento del Nord, Feltrinelli, 2006
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opera: Lily Furedi, Subway, 1934
Le ho mai raccontato del vento del Nord, Feltrinelli, 2006
Un’e-mail all’indirizzo sbagliato e tra due perfetti sconosciuti scatta la scintilla. Come in una favola moderna, dopo aver superato l’impaccio iniziale, tra Emmi Rothner – 34 anni, sposa e madre irreprensibile dei due figli del marito – e Leo Leike – psicolinguista reduce dall’ennesimo fallimento sentimentale – si instaura un’amicizia giocosa, segnata dalla complicità e da stoccate di ironia reciproca, e destinata ben presto a evolvere in un sentimento ben più potente, che rischia di travolgere entrambi.
Romanzo d’amore epistolare dell’era Internet, Le ho mai raccontato del vento del Nord descrive la nascita di un legame intenso, di una relazione che coppia non è, ma lo diventata virtualmente. Un rapporto di questo tipo potrà mai sopravvivere a un vero incontro?
collettivo culturale tuttomondo Daniel Glattauer (Austria)
Si diploma nel 1978 a Laaer Berg e finisce i suoi studi di pedagogia e di storia dell’arte sette anni dopo. Dal 1985 lavora come giornalista e autore e, dal 1989, scrive per il quotidiano austriaco “Der Standard”. Glattauer è conosciuto soprattutto per i suoi articoli che, essendo particolarmente graditi dal pubblico, sono stati anche raccolti in un libro.
Da un suo romanzo è stato tratto, nel 2004, un film per la televisione dal regista Michael Keusch.
In Italia sono usciti per Feltrinelli Le ho mai raccontato del vento del Nord (2010), La settima onda (2010), In città zero gradi (2011), Per sempre tuo (2012).