collettivo culturale tuttomondo Francesco Roversi (Italia)
Ci sono assenze che non possono
essere colmate nemmeno
da tutte le lacrime del mondo
Hay ausencias que no pueden
ser colmadas ni siquiera
por todas las lágrimas del mundo
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Francesco Roversi
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traduzione: Carla
opera: William Wetmore Story, L’ Angelo del dolore, 1894 – ubicazione Cimitero acattolico, Roma
L’Angelo del dolore (Angel of Grief) è l’ultima opera creata dallo scultore americano William Wetmore Story, nato a Salem, Massachussetts, nel 1819, e trasferito in Italia nel 1848.
Il monumento funebre è in memoria della sua amata moglie Emelyn e si trova nel Cimitero acattolico di Roma. Lo ha terminato poco prima di morire, e Story è sepolto insieme alla moglie ed al loro piccolo figlio Joseph.
Il Cimitero acattolico di Roma (già Cimitero degli Inglesi o Cimitero dei protestanti) si trova nel quartiere di Testaccio, circondato dalle Mura Aureliane. Le regole della Chiesa cattolica vietavano di seppellire in terra consacrata i non cattolici (protestanti, ebrei e ortodossi, ma anche suicidi ed attori), queste persone dopo la morte erano rifiutate dalla comunità cristiana cittadina ed erano seppellite fuori dalle mura della città, o al margine estremo di queste.
Angel of Grief è una stupenda scultura in marmo e pietra.
L’angelo è inginocchiato davanti a un piedistallo, con la testa appoggiata sul suo braccio, mentre piange con il volto nascosto. La sua mano penzola impotente oltre il fronte del piedistallo, e la curvatura delle dita così ben dettagliata conferisce un’incredibile sensazione di tristezza e di vuoto all’intera parte frontale della scultura. Alcuni fiori di pietra sono sparsi alla base del piedistallo, come se l’angelo li avesse fatti cadere attanagliato dal dolore in un momento di sconforto. Anche le ali, che normalmente si ergerebbero alte, diritte e fiere, sono tristemente curve e piene di grazia sulla schiena dell’angelo, dando l’impressione che abbia perso la speranza. Il corpo si è come abbandonato totalmente al suo dolore e la sensazione che trasmette l’opera è di straziante umanità.
Il risultato di notevole realismo ha reso quest’immagine famosa, e non c’è da stupirsi che sia diventato un modello di monumento funebre copiato in tutto il mondo, rendendolo popolare soprattutto negli Stati Uniti, dove sono presenti molte riproduzioni dell’opera.
Ci sono assenze che non possono … Hay ausencias que no pueden … Francesco Roversi (Italia)