collettivo culturale tuttomondo Pietro Piffetti (Torino, 1701- Torino, 1777)
Pietro Piffetti (Torino, 1701 – Torino, 1777) è stato un ebanista italiano.
Senza dubbio il più celebre artista del legno di Torino, dove nacque e rimase per tutta la sua carriera, fatta eccezione per un breve periodo di apprendistato giovanile a Roma.
A trent’anni divenne il principale ebanista nella corte sabauda all’epoca di Carlo Emanuele III (1730-73).
Si impose grazie a uno stile eclettico che prevedeva l’uso dei materiali più vari che, oltre al legno, comprendevano madreperla, tartaruga e avorio.
Pietro Piffetti (Turin, 1701 – Turin, 1777) was an Italian cabinetmaker.
Undoubtedly the most famous wood artist from Turin, where he was born and remained throughout his career, except for a brief period of youthful apprenticeship in Rome.
At the age of thirty he became the main cabinetmaker in the Savoy court at the time of Carlo Emanuele III (1730-73).
He established himself thanks to an eclectic style that involved the use of the most varied materials which, in addition to wood, included mother-of-pearl, tortoiseshell and ivory.
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opera: Pietro Piffetti, Cofanetto, 1740-1750 circa – ubicazione Torino, Musei Reali -Palazzo Reale
Legno intagliato, lastronato in noce e palissandro, intarsiato in bosso, avorio inciso; bronzo dorato e velluto – 47 x 42 x 40 cm.
Il meraviglioso cofanetto facente parte delle ricche collezioni di Palazzo Reale di Torino decreta la grandezza di Pietro Piffetti nella risoluzione sia di arredi di grandi dimensioni sia di manufatti più ridotti.
Lo straordinario gioco di intarsio in avorio che investe la superficie compositiva nella sua totalità ne evidenzia la sua importanza e preziosità.
La sinuosità delle linee, apparentemente semplici, rivelano in realtà una complessità progettuale tesa alla ricerca di grazia e leggerezza rispetto ad un insieme formale alquanto compatto, la cui definizione al dettaglio in minuziosi particolari, risolti tecnicamente con sapienza inconsueta tra suoi pari, disperde l’attenzione dello sguardo in un eccesso decorativo.
Alla base quadrangolare con lati dall’accentuata concavità, quasi schiacciata dagli articolati piedi sbordanti, si unisce la decorazione del corpo e del coperchio impreziosito da un bouquet di fiori in bronzo dorato con quattro serti di ghirlande.
Rivestito integralmente al suo interno da velluto verde e composto da quattro piccoli vani destinati a proteggere piccoli contenitori, il cofanetto di Palazzo Reale, la cui funzione è palese, cela invece misteriosi messaggi rappresentati da simboliche figure allegoriche e mitologiche per lo più marine.
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opera: Pietro Piffetti, Cofanetto, 1740-1750 circa – ubicazione Torino, Musei Reali -Palazzo Reale