collettivo culturale tuttomondo Ezio Frigerio
Ezio Frigerio (Erba, 16 luglio 1930 – Lecco, 2 febbraio 2022) è stato uno scenografo italiano, candidato all’Oscar alla migliore scenografia … continua a leggere su Wikipedia
L’opera scenografica di Ezio Frigerio, anche costumista, si distingue per la geniale articolazione dello spazio scenico, eseguita a volte su piani diversi, con l’uso di inganni prospettici e ricostruzioni geometriche che utilizzano spesso elementi architettonici (colonne, in particolare).
Un’articolazione che raggiunge spesso livelli di raffinatezza compositiva impareggiabile, in cui si evidenzia un notevole interesse per le interazioni con la luce dei materiali riflettenti e trasparenti, spesso di nuova sperimentazione.
Frigerio è stato collaboratore stabile di Giorgio Strehler dal 1955, con i primi lavori in qualità di costumista per il Piccolo Teatro di Milano, al 1997, anno della morte del grande regista.
Di grande rilievo le sue numerose collaborazioni con importanti produzioni internazionali, anche al di fuori dell’ambito teatrale: nel 1991 ha infatti ricevuto una nomination al premio Oscar per le scenografie del film Cyrano de Bergerac del regista francese Jean-Paul Rappeneau.
Ha disegnato dietro incarico della Fondazione Nureyev la tomba del grande danzatore, che riposa nel cimitero di Parigi.
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Ezio Frigerio (Milán, 16 de julio de 1930-Lecco, 2 de febrero de 2022) fue un escenógrafo y director artístico italiano, referente de la escena teatral y operística internacional desde los años setenta del pasado siglo XX, que ha montado a lo largo de su dilatada carrera, cerca de 400 espectáculos junto a su esposa, la diseñadora de vestuario Franca Squarciapino.
Fue estudiante de arquitectura, para luego trabajar como tripulante en un barco. Una enfermedad le obligó a abandonar el mar.
Tuvo inicios en la pintura y fue también discípulo del pintor Mario Radice. Se inició como diseñador de vestuario con Giorgio Strehler, con quien trabajó durante más de cuarenta años, en el Piccolo Teatro de Milán con la obra de Federico García Lorca, La casa de Bernarda Alba … siga leyendo Wikipedia
En nombre de la Fundación Nureyev diseñó la tumba del gran bailarín, que descansa en el cementerio de París.
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foto: tomba di Rudolf Nureyev, progettata dallo scenografo Ezio Frigerio e realizzata materialmente dallo studio Akomena di Ravenna
ubicazione: cimitero ortodosso di Sainte-Geneviève des Bois, Parigi
Il sepolcro è coperto da un mosaico a forma di kilim kazako, un tappeto di grande pregio che viene tessuto come un arazzo, e che Rudolf Nureyev amava particolarmente.
L’opera in mosaico fu progettata dallo scenografo Ezio Frigerio e realizzata materialmente dallo studio Akomena, di Ravenna, in modo che la riproduzione del tappeto di Nureyev sembri formare una cassa sottostante.
La bara del ballerino si trova sotto al livello della terra, ma la perfezione delle pieghe del tappeto suggerisce che invece si trovi fuori, posizionata sul terreno.
L’opera è composta da migliaia di tessere che mostrano 20 tonalità di rosso e ben 10 tonalità in oro, oltre a diversi altri colori fra i quali dominano altre molteplici tonalità di blu.
La scultura, che è fredda come il marmo che ricopre, crea l’illusione mentale di esser composta di un tessuto caldo quando invece è, in effetti, soltanto un’opera in pietra. (by Matteo Ruboli)
Fotografia di Vitold Muratov condivisa con licenza Creative Commons via Wikipedia