cctm collettivo culturale tuttomondo Zbigniew Herbert (Polonia)
Breviario di Zbigniew Herbert (Leopoli, 1924 – Varsavia, 1998)
Signore,
donami l’abilità di comporre lunghe frasi, la cui linea è la linea del respiro, sospesa come i ponti, come l’arcobaleno, come l’alfa e l’omega dell’oceano
Signore, donami la forza e la destrezza di quelli che costruiscono lunghe frasi, ramificate come una quercia, spaziose come un’ampia valle, perché vi entrino mondi, ossature di mondi, mondi di sogno
e anche perché le frasi principali dominino sicure sulle subordinate, e controllino la loro corsa complicata, ma espressiva, che persistano impassibili come un basso continuo sugli elementi in moto, che li attirino, come attira gli elementi la forza delle invisibili leggi gravitazionali
prego allora per frasi lunghe, frasi modellate con fatica, estese così che in ognuna si trovi il riflesso speculare di una cattedrale, un grande oratorio, un trittico
e anche animali poderosi e piccoli, stazioni ferroviarie, un cuore pieno di rimpianto, abissi rocciosi e il solco dei destini nella mano
da L’epilogo della tempesta. Poesie 1990-1998 e altri versi inediti, Adelphi, 2016

foto: © Tomas Castelazo, Wikimedia Commons, CC BY-SA 4.0
traduzione: Francesca Fornari
Zbigniew Herbert (Leopoli, 1924 – Varsavia, 1998) è stato un poeta, saggista e drammaturgo polacco.
Studiò economia, diritto e filosofia, la sua formazione intellettuale venne influenzata in particolare dal filosofo H. Elzenberg. La sua prima raccolta di poesie, Struna światła (“La corda di luce”), venne pubblicata nel 1956. Tra le sue opere più celebri si trovano Pan Cogito (“Il signor Cogito”), Studio di un oggetto e Rapporto dalla città assediata. La sua poesia è caratterizzata da una riflessione filosofica sulla condizione esistenziale dell’uomo, con un linguaggio chiaro, tono pacato e forte ironia, ed è al contempo legata alla tradizione classica e alla modernità. Fu anche autore di saggi, tra cui Il barbaro nel giardino, e di drammi.
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