cctm collettivo culturale tuttomondo artista
Piero Manzoni (Soncino, 1933 – Milano, 1963) è stato un artista italiano, famoso a livello internazionale per la sua Merda d’artista.
Piero Manzoni, opera Merda d’ Artista, 1961
Spirito libero e provocatorio, Piero Manzoni fu artista di un’energia e creatività inesauribile che cercò sempre di spingere ai limiti del possibile le potenzialità dell’arte. Grazie al suo lavoro, l’artista cremonese seppe sempre far parlare di sé, impressionò visitatori, galleristi e collezionisti conquistando il posto di icona nella cultura occidentale.
Milano fu lo scenario della sua vita: qui l’artista si formò, studiò, lavorò ed ebbe contatti con le tendenze più innovative del momento, sebbene spesso si recasse ad Albissola, in Liguria, meta frequentata da molti artisti. Inizialmente frequentò artisti appartenenti al Gruppo Nucleare, tra cui Enrico Baj e Lucio Fontana, e poi il gruppo tedesco Zero. Con il pittore Enrico Castellani stabilì un grande sodalizio, che portò i due artisti a fondare la celebre rivista Azimuth e l’omonima galleria. La sua arte è l’espressione visiva di un’idea, è il gesto che testimonia una presenza, le sue radicali intuizioni e le profonde elaborazioni mentali consentirono all’artista di diventare celebre in tutto il mondo.
Verso le fine del 1957 dipinse i suoi primi “quadri bianchi”, inizialmente con gesso e poi con caolino e tela. Nei mesi successivi l’artista intitolò Achrome tutti i quadri bianchi. Nel 1958 continuò la produzione dei suoi famosissimi Achorme ma eseguì anche il primo Alfabeto con inchiostro e caolino su tela. Alla mostra Fontana, Baj, Manzoni alla Galleria Bergamo di Bergamo e poi alla Galleria del Circolo di Cultura di Bologna, il pittore espose per la prima volta i suoi “quadri bianchi”.
Nel 1959 iniziarono gli Achrome con tela cucita. La prima produzione delle Linee avviene nel 1959 e a settembre dello stesso anno venne pubblicato il primo numero della rivista Azimuth, fondata a curata da Manzoni e Castellani.
Lo stile di Manzoni divenne più provocatorio: l’artista realizzò infatti Scultura nello spazio, ovvero una sfera pneumatica in sospensione si un getto d’acqua, ma anche Fiato d’artista, palloncini gonfiati da Manzoni, sigillati e fissati su una base di legno. Alla galleria Azimuth presentò una delle sue performance più celebri: La consumazione dell’arte dinamica in pubblico – divorare l’arte, in cui l’artista firmò con l’impronta del pollice alcune uova sode, che vennero poi distribuite al pubblico e mangiate. Dal 1961 iniziò a firmare Sculture viventi poi “certificate” dalle Carte di autenticità e maggio realizzò le celebri novanta scatole di Merde d’artista, esposte per la prima volta alla Galleria Pescetto ad Albissola. Tra le ultimi esposizioni ricordiamo la Mostra Monocroma alla Galleria Il Fiore di Firenze a gennaio del 1963 e qualche giorno dopo inaugurarono una mostra personale alla Galerie Smith di Bruxelles.
Il 6 febbraio 1963 Piero Manzoni morì prematuramente nel suo studio a Milano, a soli ventinove anni, a causa di un infarto.