cctm collettivo culturale tuttomondo Pier Paolo Pasolini Un canto di Saffo
Un canto di Saffo di Pier Paolo Pasolini (Bologna, 1922 – Ostia, 1975)
In un sole che forse è più felice
dal sereno alla terra e ai prati d’oro,
tu canti, credo, o sogno, dal tuo seno.
Oh, che quasi la sento dietro ai campi
quell’aria che tu canti, con il viso
fermo sotto la luce e chino, forse,
sopra l’erba falciata.
Langue breve
come la curva voce di un insetto
spersa presto nei sogni del meriggio.
Non so più di che lacrime ho bagnato
quest’erba, e come inutile il mio tempo
non sia un sogno, ma tutto ciò che il cielo
m’abbia concesso prima della morte.
Per te sento la morte in ogni attimo
che m’abbandona.
Eppure mille anni
sovrastano al tuo canto, e tu sarai
ben nulla, quando si dirà il mio nome;
inutile conforto.
Casarsa, agosto 1944
in Carne e cielo, Salani, 2015
foto: Paolo Di Paolo, Pier Paolo Pasolini al “monte dei cocci”, Roma, 1960 – fair use
Pier Paolo Pasolini nasce a Bologna il 5 marzo 1922. Per tutta l’infanzia e l’adolescenza segue il padre, ufficiale di fanteria, nei suoi spostamenti, trasferendosi continuamente da una città all’altra del Nord Italia. Nel 1942 a causa della guerra si rifugia nel paese materno, Casarsa in Friuli.
Sin da giovane, inizia a scrivere poesie, alternando testi in italiano e in friulano. Nel 1942 esce il suo primo libro Poesie a Casarsa. Nel corso della sua vita l’attività poetica costituirà una costante e porterà alla pubblicazione di alcuni dei più importanti testi della letteratura italiana del Novecento. Citiamo, a titolo di esempio, La meglio gioventù (1954), Le ceneri di Gramsci (1957), La religione del mio tempo (1961), Poesia in forma di rosa (1964), Trasumanar e organizzar (1971).
Nel 1950 Pasolini è costretto a lasciare il Friuli e si trasferisce a Roma. La vita nella capitale è inizialmente difficile, ma Pasolini si inserisce pienamente nel gruppo di intellettuali che animano la capitale. Nel 1955 esordisce nella narrativa con Ragazzi di vita, in seguito scriverà altri romanzi, come Una vita violenta (1959) e Petrolio (postumo, 1992).
Parallelamente, entra nel mondo cinematografico come collaboratore di Fellini e di Bolognini. Nel 1960-61 avviene il passaggio alla regia con il lungometraggio Accattone. La sua produzione cinematografica è notevole: quasi un film all’anno. Ricordiamo Mamma Roma (1962), La ricotta (1963), Il Vangelo secondo Matteo (1964), Uccellacci e uccellini (1966), Teorema (1968), Medea (1969), Il Decameron (1971), I racconti di Canterbury (1972), Il fiore delle Mille e una notte (1974) e Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975).
Nel 1973 inizia la collaborazione al «Corriere della Sera». In una serie di articoli – pubblicati successivamente nei volumi Scritti corsari (1975) e Lettere luterane (postumo, 1976) – lo scrittore affronta le scottanti questioni dell’Italia contemporanea.
La notte tra il 1° e il 2 novembre 1975, Pier Paolo Pasolini muore assassinato all’Idroscalo di Ostia, vicino a Roma.
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