cctm collettivo culturale tuttomondo Pedro Almodóvar (Spagna)
L’erotismo è importante non per il sesso in sé, ma per il desiderio.
Il sesso è solo ginnastica, il desiderio è forza del pensiero.
E la forza del pensiero ha un potere immenso, può fare qualunque cosa.
Pedro Almodóvar
foto: Roberto Fernández Ibáñez – fair use
Pedro Almodóvar (Calzada de Calatrava, 1949) è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, scrittore e musicista spagnolo.
A otto anni si trasferisce con la famiglia in Extremadura, dove studia presso i Salesiani e i Francescani, e comincia ad andare al cinema. A sedici anni, da solo, va a Madrid, ma non può iscriversi alla Escuela Oficial de Cine perché il dittatore Franco l’aveva appena chiusa. Trova lavoro presso la Compañía Telefonica Nacional, e finalmente riesce a comprarsi una superotto. Scrive racconti, collabora a riviste underground, suona in un gruppo punk e, come dice lui stesso, soprattutto «vive».
Il suo primo lungometraggio è Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio (1980), seguito da Labirinto di passioni (1982), L’indiscreto fascino del peccato (1983) e Che ho fatto io per meritare questo? (1984).
La consacrazione arriva nel 1988 con Donne sull’orlo di una crisi di nervi, che ottiene una nomination agli Oscar e numerosi premi internazionali. Negli anni Novanta, Almodóvar realizza opere come Il fiore del mio segreto (1995), Carne tremula (1997) e soprattutto Tutto su mia madre (1999), che vince l’Oscar come miglior film straniero, il Golden Globe, sette premi Goya e il Premio della giuria al Festival di Cannes.
Negli anni Duemila, continua il successo con film come Parla con lei (2002), che gli vale l’Oscar per la migliore sceneggiatura originale, La mala educación (2004), Volver (2006), La pelle che abito (2011), Julieta (2016) e Dolor y gloria (2019).
Nel 2019 riceve il Leone d’oro alla carriera alla Mostra di Venezia e nel 2024 il Leone d’oro per il miglior film con La stanza accanto.
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