collettivo culturale tuttomondo Patrizia Cavalli Poesie
Per distrarsi dal tempo bisogna avere molte occupazioni,
obblighi, scadenze, conti da pagare e rimandare
rimandare l’attuazione, finchè tutto finisce
e tutto scade naturalmente inevitabilmente.
Restano fogli di carta spiegazzati, guardati
mille volte e poi buttati. Sembra uno schezo
ma passano gli anni e accompagnati da questa sensazione
di avere qualcosa da fare, molto importante,
molto urgente, si resta sempre
in un eterno l’altro ieri.
Patrizia Cavalli
da Poesie, Einaudi, 1992
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opera: Michael Thompson, Ragazza con un buco nella calza, 2008
Patrizia Cavalli (Todi, 17 aprile 1949 – Roma, 21 giugno 2022) è stata una poetessa e scrittrice italiana, una delle voci più conosciute e amate della poesia contemporanea.
Ha scritto: Le mie poesie non cambieranno il mondo (1974); Il cielo (1981); Poesie 1974-1992 (1992); Sempre aperto teatro (1999), con il quale ha vinto il premio Viareggio-Repaci; La Guardiana (2005); Pigre divinità e pigra sorte (2006); Flighty matters (2012); Datura (2013).
Si è dedicata anche a traduzioni per il teatro, e nel 2012 ha pubblicato, con la musicista D. Tejera, Al cuore fa bene far le scale, CD e libro con poesie e musiche originali nate dalla collaborazione tra le due artiste.
Nel 2019 ha pubblicato la raccolta di prose Con passi giapponesi, finalista al Premio Campiello 2020; è dello stesso anno la raccolta di versi Vita meravigliosa.
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Patrizia Cavalli amava definirsi “poeta”. Era ironica, energica, dissacrante, tanto nella vita di tutti i giorni quanto nelle opere. Patrizia Cavalli era, prima di tutto, una donna forte e coraggiosa, che ha inseguito la passione per la scrittura e, così facendo, ci ha donato se stessa e i suoi magnifici versi.
Ci ha regalato versi indimenticabili, di rara bellezza, che affrontano le tematiche del quotidiano con un’energia particolare, diversa, nuova
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