cctm collettivo culturale tuttomondo Niccolò di Tommaso.
Niccolò di Tommaso (Firenze seconda metà sec. XIV) è stato un pittore italiano.
È noto soprattutto per il trittico (1371) della chiesa di S. Antonio a Napoli (ora esposto al Museo Capodimonte, Napoli) d’una impronta stilistica chiaramente derivata da Nardo di Cione. Tra le altre opere assegnategli, ricordiamo gli affreschi dell’antico ospizio di S. Antonio a Pistoia; i quattro Santi e la Natività nella Pinacoteca Vaticana.
Niccolò di Tommaso (active 1346–1376) was an Italian painter active in Florence, Naples and Pistoia.
He is documented as joining the Arte dei Medici e Speziali around 1346. He shows the influence of Maso di Banco, but worked with Nardo di Cione on the Strozzi chapel in Santa Maria Novella by 1370. That same year he worked in the church of San Giovanni Fuorcivitas in Pistoia.
In 1371 he travelled to Naples to paint a polyptych for the church of Sant’Antonio Abate (Now in Museo Capodimonte, Naples)
On his return to Tuscany, Niccolò frescoed for the Church of Tau, Pistoia. He painted a Coronation of the Virgin (Accademia, Venice), and The Massacre of the Innocents (Uffizi, Florence). He also painted a Madonna del Parto in the church of San Lorenzo, Florence. (Wikipedia)
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opera: Niccolò di Tommaso, trittico con Sant’Antonio abate in trono tra Angeli e Santi, 1371 – ubicazione: Museo di Capodimonte, Napoli
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La pala del pittore di scuola fiorentina Niccolò di Tommaso (1346 circa – 1376), è esposta nella Galleria Napoletana, sala 65, al secondo piano del Museo di Capodimonte a Napoli
Il pittore fu a Napoli nel 1371, dove avrebbe dipinto questo trittico, la sua unica opera firmata e datata, che si suppone realizzata per volere di Giovanna I d’Angiò.
La pala in precedenza era sull’altare maggiore della Chiesa di Sant’Antonio abate, appartenente all’abbazia che fu tenuta dai monaci ospitalieri Antoniani.
Si tratta di un trittico dipinto su tavole di legno racchiuso in cornice di legno intagliato e dorato.
Il dipinto centrale raffigura S. Antonio Abate in atto di benedire mentre nella sinistra regge un libro aperto poggiato sul ginocchio.
Sulla tavola di destra sono raffigurati san Ludovico d’Angiò, vescovo di Tolosa, e san Giovanni Evangelista, in postura eretta. Il Santo angioino è in piedi, col viso rivolto verso Giovanni, ed in atto di parlare, è in abiti vescovili e sul manto ha una larga fascia azzurra seminata di gigli d’oro. Questi, nato nel 1275, era figlio di Carlo II d’Angiò e fratello di Roberto, re di Napoli. Data l’origine angioina dell’abbazia di Sant’Antonio, questo dipinto ha un enorme valore storico.
Sulla tavola di sinistra sono raffigurati san Pietro e san Francesco anch’essi in postura eretta.
cctm collettivo culturale tuttomondo trittico con Sant’Antonio abate in trono tra Angeli e Santi, 1371