collettivo culturale tuttomondo Mariangela Gualtieri L’incanto fonico
Mariangela Gualtieri
da L’incanto fonico, Einaudi, 2022
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foto: Patrizia Impagnatiello
Mariangela Gualtieri è nata a Cesena nel 1951.
Nel 1983 ha fondato, insieme a Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca. Come poetessa ha esordito con Antenata (Crocetti 1992, 2020). Le sue raccolte einaudiane sono: Fuoco centrale e altre poesie per il teatro (2003), Senza polvere senza peso (2006), Bestia di gioia (2010), Le giovani parole (2015), Quando non morivo (2019), L’incanto fonico (2022)
Nella collana di teatro: Caino (2011) e Paesaggio con fratello rotto (2021).
“Potrei dire che l’arte è la mia religione, in quanto ambito nel quale mi è dato di penetrare, attraverso la finitezza dell’opera, l’infinito cui l’opera d’arte, se è tale, rimanda. Le opere d’arte sono finestre nell’esperienza che ci lasciano sbirciare fuori dall’esperienza. L’arte mi è necessaria e molto cara. Ho momenti nei quali con urgenza avverto il bisogno del nutrimento psichico dell’arte, soprattutto di quella del mio tempo. E anche se è davvero difficile orientarsi in questo campo così disturbato dalla circolazione di denaro, dal mercato e dai collezionisti più affaristi che innamorati, ho grandi amori artistici che mi sostengono, mi rallegrano e anche mi inquietano. Sulla bellezza potrei agostinianamente dire che so bene cosa sia ma se me lo si chiede non lo so più. Sono con Anna Maria Ortese quando scrive “la bellezza, cioè la natura”, in quel cioè c’è anche la mia risposta.” Mariangela Gualtieri
collettivo culturale tuttomondo Mariangela Gualtieri L’incanto fonico