collettivo culturale tuttomondo Maria Carta (Italia)
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Io non so
che colore ha il silenzio
ma so di albe fantastiche
di spiagge insanguinate
da raggi di sole.
Di ombre che passano
alla ricerca
di una forma perduta
e s’incontrano in aliti
di vite.
Niente so di te
della tua voce
che viene come un canto
quasi ad appagare
una vita
mai vissuta.
Dal buio del mio tempo
senza tempo
tu sei riapparso
regalandomi
della primavera
l’ultima sera.
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Maria Carta
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foto: Museo Maria Carta, Siligo (SS)
«Il suo bel viso, la fierezza e insieme la grazia del suo portamento, più che un simbolo, sono una personificazione di quella Sardegna intangibile e indomita che ho sempre amato. Quando la sua voce calda e potente si alza e riempie lo spazio, si aprono infiniti orizzonti che scendono nella storia. Dopo aver conosciuto Maria Carta, ancora una volta affermo che i soli grandi uomini della Sardegna sono state donne.»
(Giuseppe Dessì, presentazione dell’album Delirio, 1974)
Maria Carta (Siligo, 24 giugno 1934 – Roma, 22 settembre 1994) è stata una cantautrice e attrice italiana.
Durante la sua carriera di cantante ha ripercorso i molteplici aspetti della musica tradizionale sarda, in particolare del cantu a chiterra, del repertorio popolare dei gosos, delle ninne nanne e del canto tradizionale religioso (canti gregoriani). Ha saputo aggiornare la tradizione con arrangiamenti moderni e personali. Nel 1975 ha scritto un libro di poesie, intitolato Canto rituale … continua a leggere su Wikipedia
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Museo Maria Carta, Siligo (SS)
Dedicato a Maria Carta, musicologa, poetessa, attrice e sensibilissima interprete della musica popolare sarda, che più di ogni altro ha contribuito a far conoscere nel mondo.
L’esposizione, su due livelli, due sale di 90 metri quadri ciascuna, è articolata in varie sezioni che illustrano, con foto, abiti di scena, cimeli e filmati, la sua molteplice attività. Si parte dalle vicende biografiche, dalla nascita a Siligo (1934) alla morte a Roma (1994), per un male incurabile affrontato con grande coraggio. La seconda sezione è dedicata alla sua carriera di cantante e musicologa.
Viene infine presentato il suo impegno politico come consigliere comunale a Roma per il PCI, tra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta del secolo scorso.