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Livio Cotrozzi (Italia)

15/07/2023 By carlaita

collettivo culturale tuttomondo Livio Cotrozzi (Italia)

di Livio Cotrozzi (Italia)

il passo verso il peccato
non l’hai mai dimenticato
e fare ora un passo indietro
sarebbe come tornare alla notte
e avere ancora bisogno d’amore
_

Livio cotrozzi poesia cctm a noi piace leggere peccato

by Livio Cotrozzi (Italy)

the step to sin
you have never forgotten it
and take a step back now
would be like going back to the night
and still need love

_
versione inglese: Livio Cotrozzi

foto: davit85 , Adobe Stock

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_
Livio Cotrozzi (Roma, 4 agosto 1962) è uno scrittore italiano che si è cimentato in vari generi.

È anche autore di programmi radiofonici (RPM, SCR7) e televisivi (Campionato Campionato, Pressing) e di due blog; collabora come redattore al web magazine Periodico Italiano … continua a leggere su Wikipedia

 

cctm.website

Mi chiamo Livio Cotrozzi, ho quarantanove anni sono alto un metro e novanta e peso settantacinque chili. Sono nato a Roma, figlio d’una napoletana e d’un toscano mancato, che da piccolo mi portava a giocare vicino al Fatebenefratelli e a giocare vicino a quei mostri qualcosa m’è rimasto dentro.

Mio padre è il più grande pittore reperesso che conosco. Io il migliore scrittore che conosce lui.

Amo le matite e le penne ma ho imparato a scrivere tardi, visto che la mia famiglia era più impegnata a traslocare che a campare.

Ho fatto la scuola più brutta del mondo: il liceo tecnico industriale perché mia madre si fidava poco e lì c’era uno zio che faceva il professore, che non solo non mi controllava ma che copriva le mie assenze, che riempivo nei musei e nei cinema della Capitale.

Il corpo spesso prendeva 5 in matematica, ma i pensieri erano sempre col Barone di Munchausen.

Nel 1982 entro a far parte d’una delle prime emittenti televisive d’Italia, come tecnico della messa in onda e nel 1985 già dirigevo uno dei primi programmi sportivi.

Oggi sono un montatore specializzato in documentari e autore di alcuni.

Ho seguito con gli occhi guerre non mie, e ne ho fatte, di guerre, tutte vinte.

Nei rari momenti di lucidità ho scritto un saggio su un programma televisivo di fantascienza molto famoso, un romanzo breve e milioni di poesie.

Sono miope, con un leggero astigmatismo, qualche molare cariato e mal curato. Fumo pochissimo e solo mentre guardo i cartoons. I capelli erano incasinati ed ora tendono al grigio corto e soffro terribilmente il freddo.

Porto la cravatta solo ai funerali. Ho la patente ma giro il mondo solo in moto. Pubblico dal 1976, anche se troppo poco. Faccio fatica a scrivere anche se amo da morire farlo, vivo con mia moglie e con mio figlio. La prima si prende cura delle mie paranoie, il secondo mi chiede solo di giocare per ora.

Spesso guardo il mondo di sbiego, non accetto battute su Bukowski e se volete vedermi, guardatevi Big Fish.

 
 

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: Mimmo Jodice, Vedute di Napoli, Opera 8, 1980 … https://cctm.website/mimmo-jodice-italia/
#mimmojodice #fotografia #cctmwebsite #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere #englishversion
Ho paura di vederti necessità di vederti speranza Ho paura di vederti
necessità di vederti
speranza di vederti … https://cctm.website/ezio-falcomer-legge-mario-benedetti/

Ezio Falcomer legge Mario Benedetti
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Erano di pietra celeste, tutti fichi d'india, e qu Erano di pietra celeste, tutti fichi d'india, e quando si incontrava anima viva era un ragazzo che andava o tornava, lungo la linea, per cogliere i frutti coronati di spine che crescevano, corallo, sulla pietra.
Elio Vittorini

[Conversazione in Sicilia]

dipinto Renato Guttuso
Doris Bellomusto Cosa so dell’amore? … https:/ Doris Bellomusto Cosa so dell’amore? … https://cctm.website/doris-bellomusto-cosa-so-dellamore/
@dorisbellomusto #cctmwebsite #poesia #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere #amore
Non ho mai capito dove finisce l’amore che non u Non ho mai capito dove finisce
l’amore che non usi.
Vorrei, da brava massaia,
usarne gli avanzi per le polpette, concimarci le piante … https://cctm.website/stella-poli-italia/
#stellapoli #amore #cctmfb #cctmwebsite #linkinbio #anoipiaceleggere #leggere
Tra due persone accade che talvolta, molto raramen Tra due persone accade che talvolta, molto raramente, nasca un mondo.

Questo mondo è poi la loro patria, era comunque l’unica patria che noi eravamo disposti a riconoscere. Un minuscolo microcosmo, in cui ci si può sempre salvare dal mondo che crolla.

Martin Heidegger

foto Laura Makabresku
Non sono solitario, le dissi. E stavo per aggiung Non sono solitario, le dissi. 
E stavo per aggiungere: sono solo, è diverso.

Stefano Benni

foto Kento Izumi‎
Non si può vedere il sospiro, la speranza, l'atte Non si può vedere il sospiro, la speranza, l'attesa, la verità. 
Non si può vedere il tuo nome chiuso nella mia gola, il tuo “sì” nel mio sangue, la sete e la fame che ora chiedono solo di te, e il nodo che mi hai stretto alle viscere, e l'affanno di non saperti seguire, se non con il mio passo lento, che esiste solo in funzione del tuo, che sa solo la strada che vedi tu. 

L'acqua che nutre non resta in superficie. E' invisibile.

Luciana Manco

foto @maleyphoto
Fabio Magnasciutti Fabio Magnasciutti
L’idea è quella di leggere in pubblico l’Ilia L’idea è quella di leggere in pubblico l’Iliade. Un reading lungo una dozzina di ore, diviso in tre serate. Una scena essenziale, costumi appena accennati … https://cctm.website/38-iliade-baricco-terza-serata-agamennone/
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Forse abbiamo avuto solo sette notti non so non le Forse abbiamo avuto solo sette notti
non so
non le ho contate
come avrei potuto … https://cctm.website/idea-vilarino-uruguay-2/
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photo: Nickolas Muray, Frida Kahlo With Magenta Re photo: Nickolas Muray, Frida Kahlo With Magenta Rebozo, 1939 … https://cctm.website/frida-kahlo-mexico-62/
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Matilda, mia cara, ti scrivo questa lunga lettera Matilda, mia cara,
ti scrivo questa lunga lettera a pochi giorni dal mio novantaduesimo compleanno, mentre tu hai quasi quattro anni e ancora non sai cosa sia l’alfabeto. Spero che tu possa leggerla nel pieno della tua giovinezza ... https://cctm.website/andrea-camilleri-lettera-a-matilda/
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🍁🍂 🍁🍂
Qual è la parola per dire che non si hanno più s Qual è la parola per dire che non si hanno più sentimenti
negativi verso chi ti ha ferito?
Perdono, mi hanno risposto. Ma io volevo, al contrario, parlare
del rancore.
Questo è stato l’inizio e può valere come esempio.
Ogni giorno c’è una parola nuova di cui non ricordo il senso
e il cui suono tintinna un motivo percepito a brani
familiare una volta, ora perduto.
La sua luce abituale cade. Di colpo non importa,
provo rancore, perdono chi prova rancore, mi perdono?
C’è un alfabeto incomprensibile, un linguaggio dimenticato.
I nomi ruotano privi della loro materia fin dal mattino.
Come chiamare la stoffa bianca che il vento muove davanti
alla vetrata?
Tenda, tende. Il riso mi si annida in gola.
Lei, cioè io, tende a cosa?
Qui so rispondere: tendo alla terza persona
alla grazia sperimentata una volta sola
di un dolore sdoppiato e spinto fuori
poi fissato, ascoltato perfino nello scroscio delle lacrime
ma da un’altra me stessa
capace di lasciare la sua vecchia pelle sulla terra.

Antonella Anedda 

 foto © Nini Kubaneishvili
Devo fabbricarmi un sorriso, munirmene, mettermi s Devo fabbricarmi un sorriso, munirmene, mettermi sotto la sua protezione, frapporre qualcosa tra il mondo e me, camuffare le mie ferite, imparare, insomma, a usare la maschera. 

Emil Cioran
foto Saul Leiter
Fabio Magnasciutti Fabio Magnasciutti
Per riuscire a capire il mondo, a volte bisogna di Per riuscire a capire il mondo, a volte bisogna distrarsi.

Albert Camus

foto keristi  k
di Maya Angelou Ho imparato che qualsiasi cosa a di Maya Angelou 

Ho imparato che qualsiasi cosa accada, o per quanto l’oggi sembri insopportabilmente brutto, la vita va sempre avanti e il domani sarà  migliore.
Ho imparato che si può capire molto di una persona dalla maniera in cui affronta queste tre cose: una giornata piovosa, la perdita del bagaglio, l’intrico delle luci dell’albero di Natale.
Ho imparato, indipendentemente dal rapporto che abbiamo coi nostri genitori, che ci mancheranno quando saranno usciti dalla nostra vita.
Ho imparato che il semplice sopravvivere è diverso da vivere.
Ho imparato che la vita qualche volta consente una seconda chance.
Ho imparato che non si può affrontare la vita con i guantoni da baseball su entrambe le mani: si ha sempre bisogno di gettare qualcosa dietro le spalle.
Ho imparato che ogni volta che prendo una decisione col cuore, generalmente faccio la scelta giusta.
Ho imparato che anche quando ho delle sofferenze non devo essere una sofferenza.
Ho imparato che ogni giorno si dovrebbe uscire ed avere contatti con qualcuno.
Ho imparato che le persone gradiscono molto un abbraccio, o anche semplicemente una pacca sulle spalle.
Ho imparato che ho ancora molto da imparare.
Ho imparato che le persone dimenticheranno quanto hai detto, dimenticheranno quanto hai fatto, ma non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire.

illustrazione Ofra Amit
Carezze, ecco. Io se fossi una mano sognerei care Carezze, ecco. 
Io se fossi una mano sognerei carezze, quel bel contatto che consola la pelle che le riceve e anche quella che le fa.

Sergio Claudio Perroni

Foto: Laura Makabresku
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