cctm collettivo culturale tuttomondo Ko Un (Corea del Sud)
Non possiede parole, l’albero,
ma se sente parole d’amore
porge più foglie al soffio del vento.
Ko Un
opera: Félix Vallotton, Le Vent, 1910
Ko Un (Gunsan, Corea del Sud, 1933) è un poeta, scrittore, saggista, autore teatrale e pittore tra le figure più rappresentative della letteratura sudcoreana contemporanea.
Nato durante il periodo di occupazione giapponese della Corea, è stato testimone delle drammatiche vicende storiche del suo paese, dalla guerra di Corea alle dittature militari e infine alla transizione verso la democrazia.
Dopo aver vissuto tra orrori della guerra e perdite personali, Ko Un divenne monaco buddista nel 1952, dedicandosi alla meditazione e pubblicando le sue prime opere poetiche, tra cui la raccolta “Other World Sensibility” nel 1960. Nel corso della sua carriera ha scritto oltre 140 volumi, tra poesie, saggi e opere teatrali, e ha vissuto anche esperienze di prigionia per il suo impegno politico e per la difesa della democrazia in Corea.
La sua opera è molto vasta e include cicli poetici imponenti come “Maninbo” (Diecimila vite), composto da numerosi volumi, che riflette sul valore della vita umana e della memoria collettiva. Ko Un è considerato una delle voci più importanti della poesia contemporanea in Corea, con un forte impegno civile e un profondo legame con la tradizione culturale e spirituale del suo paese.
È stato più volte candidato al Premio Nobel per la Letteratura.
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cctm vento