collettivo culturale tuttomondo Keith Haring Tuttomondo
“Pisa è incredibile. Non so da dove cominciare. Mi rendo conto ora che si tratta di uno dei progetti più importanti che io abbia mai fatto.”
Keith Haring, 19 giugno 1989
_
foto: Vista frontale del murale Tuttomondo, Pisa
Tuttomondo è un grande murale realizzato da Keith Haring nel 1989 sulla parete esterna della canonica della chiesa di Sant’Antonio Abate a Pisa.
Si tratta dell’ultima opera pubblica dell’artista statunitense prima della sua morte, nonché l’unica pensata per essere permanente.
Su una superficie di 180 mq, 30 figure concatenate tra loro rappresentano con estrema semplicità l’armonia del mondo. Ogni personaggio è raffigurato in una posa particolare, assolutamente simbolica, per delineare la quale Keith Haring parte dal contorno nero a linea continua, fondamentale per contenere il colore, che per l’artista rappresenta il sangue, la linfa vitale.
Ispirato allora da quelli degli edifici dei lungarni pisani (chiari e sulle tonalità del giallo ocra e dell’azzurro), Haring comincia il riempimento, servendosi di quei colori pastello che caratterizzano, in fondo, buona parte del suo universo grafico.
La pace, l’armonia dell’universo, è espressa simbolicamente da ogni personaggio di Tuttomondo, come ben dimostrano gli animali antropomorfizzati, rappresentazione della cura dell’uomo per la natura, o ancora le tre razze del mondo, una dentro l’altra mentre tengono in mano un cuore, attaccate dal serpente del male e protette da forbici umanizzate a indicare la capacità dell’uomo – se solo lo volesse – di salvare se stesso dal razzismo.
C’è poi il ciclo interminabile della vita rappresentato da un uomo il cui braccio entra nel corpo e si unisce, come il simbolo dell’infinito alla sua gamba; a croce pisana, composta dalle quattro figure unite al centro; una donna con un bambino in braccio, simbolo della maternità; la televisione, simbolo positivo di apertura verso il mondo ma pericolo nocivo se mal utilizzata e infine l’uomo scala, simbolo di ambizione ed elemento danzante.
_
Tutte le figure di Tuttomondo, del resto, ballano a ritmo di musica africana, come illustrato dalle piccole linee nere vibranti e dai bastoni gialli agitati dal cane e dall’uomo che sostiene il delfino.
Keith Haring anche, alla fine, rappresenta se stesso. È l’uomo piccolo e giallo in basso, in posizione di fuga. Quasi mimetizzato, pronto ad allontanarsi alla chetichella, l’artista consegna l’opera alla città di Pisa e al mondo.
Non c’è più bisogno della sua presenza, la grande arte può ormai camminare con le proprie gambe.
(by frammentirivista)
_
foto: Il murale Tuttomondo e la chiesa di Sant’Antonio Abate, Pisa
_
Tuttomondo (English: All World) is a mural created by American artist Keith Haring in 1989.
Located on the rear wall of the Sant’Antonio Abate church in Pisa, it is one of the last public murals executed before his death from AIDS-related complications in 1990. It is also one of the few outdoor public works created by Haring for permanent display.
Italian university student Piergiorgio Castellani met artist Keith Haring on the streets of the East Village, Manhattan during his winter-break in 1988. Known for being approachable and creating public murals in international locations such as the Tower at Necker Children’s Hospital in Paris about the Berlin Wall, Castellani invited Haring to “create an impactful work of art” in Pisa, which they began planning at Haring’s Broadway Street studio in SoHo the next day.
In 1989, Castellani’s family arranged with the City of Pisa for Haring to realize what he later called one of his most important projects … keep on reading Wikipedia
_
collettivo culturale tuttomondo Keith Haring Tuttomondo