centro cultural tina modotti José Hierro (Spagna)
di José Hierro (Spagna)
Adesso saremo felici,
quando non c’è niente da sperare.
Che cadano le foglie secche,
che nascano da fiori bianchi,
che importa!
Che splenda il sole o che arpeggi
la pioggia sul vetro,
che tutto sia menzogna
o sia tutto verità;
che regni sulla terra
la primavera immortale
o che declini la vita,
che importa!
Che ci siano musiche erranti,
che importa!
A che fine vogliamo musiche
se non c’è niente da cantare.
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de José Hierro (Espana)
Ahora seremos felices,
cuando nada hay que esperar.
Que caigan las hojas secas,
que nazcan de flores blancas,
¡qué más da!
Que brille el sol o que arpegie
la lluvia sobre el cristal,
que todo sea mentira
o sea todo verdad;
que reine sobre la tierra
la primavera inmortal
o que decline la vida,
¡qué más da!
Que haya música errantes,
¡qué más da!
Para qué queremos músicas
si no hay nada que cantar.
traduzione: Centro Cultural Tina Modotti
opera: Christian Schloe
José Hierro del Real (Madrid, 3 aprile 1922 – Madrid, 21 dicembre 2002) è stato un poeta spagnolo.
Trascorse la sua adolescenza nella città di Santander, Cantabria, nord della Spagna. Fu imprigionato in gioventù per motivazioni politiche. Da adulto ritorno a Santander e il suo mare fu una forte ispirazione per le sue poesie.
Il mare come traslato dell’eterno, il mare che ridona all’uomo la joie de vivre giacché accoglie le sue sofferenze e le acquieta.
Nel 1998 pubblica “quaderno di New York” (Cuaderno de Nueva York), che gli valse il premio europeo per la letteratura Aristeion. Opere principali sono: Proel (1944); Tierra sin nosotros (1947); Con las piedras, con el viento (1950), Libro de las alucinaciones (1964). (fonte Wikipedia)
cctm.website
Adesso saremo felici … Ahora seremos felices … José Hierro (Spagna)