cctm collettivo culturale tuttomondo Italo Calvino da Se una notte d’inverno un viaggiatore
Questo intendo quando dico che vorrei risalire il corso del tempo: vorrei cancellare le conseguenze di certi avvenimenti e restaurare una condizione iniziale. Ma ogni momento della mia vita porta con sé un’accumulazione di fatti nuovi e ognuno di questi fatti nuovi porta con sé le sue conseguenze, cosicché più cerco di tornare al momento zero da cui sono partito più me ne allontano: pur essendo tutti i miei atti intesi a cancellare conseguenze d’atti precedenti e riuscendo anche a ottenere risultati apprezzabili in questa cancellazione, tali da aprirmi il cuore a speranze di sollievo immediato, devo però tener conto che ogni mia mossa per cancellare avvenimenti precedenti provoca una pioggia di nuovi avvenimenti che complicano la situazione peggio di prima e che dovrò cercare di cancellare a loro volta. Devo quindi calcolare bene ogni mossa in modo da ottenere il massimo di cancellazione col minimo di ricomplicazione
Italo Calvino
da Se una notte d’inverno un viaggiatore, Einaudi, 1979
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illustrazione: Andrea Petrlik Huseinović, The blue sky
In una notte invernale un viaggiatore si ferma nella piccola stazione ferroviaria di una cittadina di provincia, in un paese imprecisato. In mano ha una valigia dal contenuto misterioso che deve consegnare a una persona che non ha mai visto. Fin dalle prime pagine il romanzo di Calvino cattura l’attenzione del lettore trascinandolo in una avventura, anzi in dieci avventure completamente diverse. Un libro composto da dieci romanzi a incastro.
Italo Calvino (Santiago de Las Vegas de La Habana, 15 ottobre 1923 – Siena, 19 settembre 1985) è stato uno scrittore e paroliere italiano.
Intellettuale di grande impegno politico, civile e culturale, è stato uno dei narratori italiani più importanti del secondo Novecento. Ha seguito molte delle principali tendenze letterarie a lui coeve, dal neorealismo al postmoderno, ma tenendo sempre una certa distanza da esse e svolgendo un percorso di ricerca personale e coerente. Di qui l’impressione contraddittoria che possano offrire la sua opera e la sua personalità: da un lato una grande varietà di atteggiamenti che riflette il succedersi delle poetiche e degli indirizzi culturali nel quarantennio fra il 1945 e il 1985; dall’altro, invece, una sostanziale unità determinata da un atteggiamento ispirato a un razionalismo più metodologico che ideologico, dal gusto dell’ironia, dall’interesse per le scienze e per i tentativi di spiegazione del mondo, nonché, sul piano stilistico, da una scrittura sempre cristallina e a volte, è stato sostenuto, classica … continua a leggere su Wikipedia
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