cctm collettivo culturale tuttomondo Isabella Santacroce (Italia)
di Isabella Santacroce (Riccione, 1970)
Mi vorresti presente, libera dai miei sogni, ma non sono altro che un’impalpabile emozione, una dislessica professionista del nulla.
_
frammento da Destroy, Feltrinelli, 1996
_
illustrazione: Christian Schole
Isabella Santacroce (Riccione, 1970) è una scrittrice italiana.
Tra le sue opere, Lovers, (Mondadori, 2001), Revolver, (Mondadori, 2004), Dark Demonia, (Mondadori, 2005), Zoo, (Fazi, 2006), V.M.18, (Fazi, 2007), Lulù Delacroix, (Rizzoli, 2010), Amorino, (Bompiani, 2012). Con Gianna Nannini ha scritto i testi per l’album Aria (2002). Sempre nel 2002 ha lavorato alle parole della colonna musicale per il cartone animato Momo di Enzo D’Alò. Con Feltrinelli ha pubblicato i suoi primi romanzi Destroy (1996), Luminal (1998) e Fluo. Storie di giovani a Riccione (1999).
_
Con Destroy Isabella Santacroce è riuscita a dividere il mondo della critica.
Chi la ama vede nel suo, il libro cult della nuova generazione; gli altri, invece, lo smontano definendo il romanzo solo ‘rumore’. Certamente Misty, l’inquietante protagonista di Destroy, non susciterà molte simpatie tra gli amanti di una certa letteratura buonista e sdolcinata, di cui di recente esempio è Va’ dove ti porta il cuore di Susanna Tamaro.
Se invece gli incubi paradossalmente vivono più delle storie a lieto fine, e l’insonnia tormenta le vostre notti solitarie, be’, allora sono lieta di presentarvi Misty, 20 anni, italiana, a Londra da soli 3 mesi e 12 ore. Supertruccata, l’eroina gira in minigonne verde vomito, giacche plastificate, calze di nylon lucide, sfidando la nebbia delle fredde notti londinesi, armata di walkman e cuffiette. Misty vive prostituendo ingenuamente il suo sguardo a dame dalle maniacali manie esibizioniste di mettere in mostra e far guardare i propri seni. Nella storia di Misty tutto si mischia e si confonde in atmosfere rarefatte, personaggi e luoghi, clochard, prostitute, fattorini- amanti, poliziotti viziosi e party acidi, ristoranti pakistani, ascensori e appartamenti.
Avventure estreme, spesso crudeli, deformate da droghe sintetiche, assordate dalla musica cattiva dei Sex Pistols, Smashing Pumpkins, Red Hot Chili Peppers. Misty, così lunatica e misteriosa, ipnotizza i lettori con un linguaggio distruttivo e surreale che l’avvicina ai personaggi femminili dei manga giapponesi. Dimensione onirica dell’umano, Misty rappresenta un mondo dove le tegole esistono solo per essere infrante. Destroy è un libro volutamente provocatorio che, se da un lato la pone in antitesi con la tradizionale letteratura italiana, dall’altro l’affianca a testi dirompenti come Meno di zero di Aeston Ellis, per la loro carica distruttiva. (by Francesca Serva)