cctm collettivo culturale tuttomondo Guido Morselli (Italia)
È in piedi, ferma, appoggiata al muro, la testa china. Mi volge la schiena e non mi vede. Non ha posa, dunque. Sfugge anche me, e d’altra parte non sa dove andare, che fare. Cerca un rifugio, come stamane, un angolo dove nascondersi. Ha l’anima piena di incertezza. Di paura, magari. Mi accorgo che non piange; muove adagio le mani, senza pensare, forse le gingilla col fiocco che è alla cintura della vestaglina, la povera vestaglina verde che la copre. Non sente nemmeno l’impulso di parlarmi, di starmi vicino. È stanca. Anche alla sua età la stanchezza, quella di dentro, può vincere. Mimmina come tutte le nature non infette da una coscienza razionale, si trova nella condizione di essere sola con ciò che la fa soffrire. Soffre, semplicemente e senza diversivi, elementarmente, come sarebbe in grado di godere senza ombre, al pari delle creature sue simili. Ma la realtà è questa, intanto, che il trauma del distacco non è superato. Ci siamo, in pieno.
Torno, in punta di piedi, al mio tavolino.
Guido Morselli
da Un dramma borghese, Adelphi, 1978
Di Guido Morselli il romanzo più conosciuto è senza dubbio Dissipatio H.G. C’è però un altro libro, differente e ugualmente denso, scritto nei primi anni Sessanta e pubblicato – sempre da Adelphi – per la prima volta nel 1978.
Un dramma borghese racconta la storia di un padre e una figlia che poco si conoscono e che si ritrovano a convivere in un albergo di Lugano. L’uomo è un giornalista, vedovo, di grande acume e erudizione, che pone estrema fiducia nella razionalità analitica; la figlia – Mimmina – è una diciottenne che ha vissuto in collegio dopo la morte della madre e che non conosce il mondo, al quale si approccia con ingenui slanci di puro istinto, guidata da un’emozionalità elettrica. I due, relegati in albergo anche per curare piccoli acciacchi, generano gradatamente dinamiche di attrazione oppresse da un sempre più pesante alito di incesto. Soprattutto la ragazza sviluppa nei confronti del genitore un affetto invasivo, proprio di una moglie che desidera più accudire che amare.
L’uomo imbastisce una resistenza ma è lacerato dal conflitto tra attrazione e repulsione, e tenta una fuga gettandosi nella storia con un’amica di Mimmina; tale episodio non farà altro che accendere la miccia di un dramma che oramai attendeva solo di concretarsi.
Guido Morselli (Bologna, 15 agosto 1912 – Varese, 31 luglio 1973) è stato uno scrittore italiano.
Fu autore di romanzi e saggi che furono pubblicati solo a partire dal 1974, dopo la sua morte, a causa dell’accoglienza sfavorevole delle case editrici … continua a leggere su Wikipedia
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