cctm collettivo culturale tuttomondo Giulia Martini (Italia)
di Giulia Martini (Pistoia, 1993)
Io rime, tu rimedi.
Tu vai verso quello che credi,
io verso quello che rimane.
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da Coppie Minime, Internopoesia, 2018
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immagine: Patrizia Impagnatiello
«Con coppia minima si intende, in linguistica, una coppia di parole che si differenziano soltanto in virtù di un fonema. Ed è proprio l’esistenza delle coppie minime (di parole dai significati magari diversissimi) che permette di identificare, nelle lingue, quel preciso livello in cui il suono si struttura in unità minima di significato (ascendendo, dalla mera qualità di fono-suono, a quella appunto distintiva di fonema-intenzione di dire). Su questo procedimento, tanto programmatico da diventare titolo (e, più in generale, su tutti i tipi di operazione paronomastica – cioè di scambio, inferenza, divertissement tra distanza nel significato e vicinanza nella forma grafico-sonora, non ultima la codificatissima tecnica della rima) poggia la ricerca espressiva di questo libro, ricco di movimenti che dalla lingua puntano alla sua ombra, o comunque lavorano in un’intercapedine tra la cosa effettivamente detta e quella a cui, anche con residuati di surrealismo freudiano, si stava – forse con maggior precisione – pensando. Coppie sono, d’altronde, purtroppo sempre minime, anche quelle che biograficamente consorziano gli esseri umani nell’unità di base della società (non sempre perfetta, o corretta: pensando a Patrizia Cavalli, autrice più volte citata da Martini, potremmo infatti riconoscervi delle «ripugnanti ditte»): a voler ricordare che, se da un lato le leggi biologiche dell’attrazione permettono di fondare la civiltà nei suoi meccanismi, dall’altro ‘affondano’, spesso, chi le sperimenta in un non schnitzleriano doppio sogno, dove quanto sembrava affine nella forma in realtà tende ad affermare, dire o essere tutt’altro.»
(Dalla Prefazione di Francesco Vasarri)
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cctm collettivo culturale tuttomondo Giulia Martini (Italia)