cctm collettivo culturale tuttomondo Giovanni Raboni Poeti
È un’ esigenza che nasce, io credo, da un desiderio di emulazione. Si leggono poeti che si ammirano da ragazzi, da adolescenti, e si vuole essere come loro […]. Naturalmente, a monte, c’ è una qualche ferita, perché io credo che se uno fosse perfettamente felice e in pace con se stesso non gli verrebbe in mente di scrivere poesie.
Giovanni Raboni
opera: Giosetta Fioroni
Giovanni Raboni (Milano, 1932 – Fontanellato, 2004) è stato un poeta, critico letterario, giornalista, traduttore e scrittore italiano.
Nel solco della tradizione lombarda, elaborò sin dalla prima raccolta (Le case della Vetra, 1966) una poetica d’intonazione civile ma anche esistenziale. La sua ricerca stilistica proseguì poi con Cadenza d’inganno (1975), Il più freddo anno di grazia (1977), Nel grave sogno (1982), Canzonette mortali (1986), Versi guerrieri e amorosi (1990), Ogni terzo pensiero (1994), passando dalla molteplicità di versi regolari, camuffati in libere sequenze, alla struttura chiusa del sonetto, sempre prediligendo un tono sommesso, con cadenze piane e quotidiane. Ricostruì il proprio percorso nella silloge A tanto caro sangue. Poesie 1953-1987 (1988).
Autore di saggi (Poesia degli anni Sessanta, 1976; Quaderno in prosa, 1981; I bei tempi dei brutti libri, 1988) e di prose narrative (La fossa di Cherubino, 1980), attivo nell’editoria e nel giornalismo (critico teatrale del Corriere della sera dal 1987), R. svolse anche un’importante attività di traduttore (da Baudelaire, Mallarmé, Flaubert, Apollinaire, ecc.); di particolare rilievo la sua traduzione dell’opera di M. Proust, Alla ricerca del tempo perduto (4 voll., 1983-93). Negli ultimi anni pubblicò le raccolte Quare tristis (1998) e Barlumi di storia (2002). Nel 2002 gli fu assegnato il premio Moravia.
Nel 2009 è uscito postumo Il libro del giorno 1998-2003, raccolta delle sue recensioni letterarie. (fonte Treccani)
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