collettivo culturale tuttomondo Francesco D’Angiò (Italia)
Testo N.55 di Francesco D’Angiò (Italia)
Penso che la toglierò la malattia
mentre m’incammino nel celeste
sbiadito,
e nel giallo delle zolle.
Sono pratico di privazioni
come il peso di un aquilone
senza vento,
la solita pioggia dopo l’assenza
tu m’hai saputo raccontare.
E che servivo ad accompagnare
le tue rughe e a crescere figli
che non ho avuto,
sono capace di trattenere le ginestre
nei vasi
ma non due giorni di fila
senza silenzio fasciato,
solo risposte e niente domande.
Ho potuto apprendere però
che si possono pulire anche le carezze,
e quando ci verranno a perdere in trionfo
non avremo più granché da fare
dopo aver complicato un filo d’erba
ed una stilla di sale.
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foto: Francesco D’Angiò
Francesco D’Angiò è nato a San Vitaliano (NA) e risiede da diversi anni a Matera.
Nel 1997 ha pubblicato il suo primo racconto dopo aver vinto un concorso promosso da Alea Editrice Bari. Del 2020 è il romanzo breve Lo sconosciuto (Planet Book); nel 2021 è uscita la sua prima raccolta di versi, Clessidre orizzontali (Edizioni Tripla E), e nel 2022 la seconda, Verranno a perderci in trionfo (Gruppo Culturale Letterario). Ad ottobre 2022 viene pubblicata una raccolta di due lunghi racconti dal titolo “Siamo tutti normali” (Dialoghi).
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Collettivo Culturale TuttoMondo vuole essere un viaggio attraverso le varie forme dell’arte, della cultura e del costume.
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