collettivo culturale tuttomondo Fabrizio De Gregorio
Nelle mie poesie d’amore più tristi
altre donne in punta di piedi
entreranno per danzare
impariamo a non amarci
io continuerò a chiamare
amore la tua ombra
tu ti sentirai sparire
a ogni parola
un poco.
Fabrizio De Gregorio
da Una capriola, Controluna, 2022
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Opera: Jack Vettriano
Fabrizio De Gregorio è nato nel 1994 a Pescara.
Ha pubblicato due raccolte di poesie giovanili (Cento giorni, 2010; Confessioni Rupestri, 2012). Nel 2022 ha pubblicato Una capriola, Controluna.
Si è laureato in Giurisprudenza a Siena, specializzandosi a Bruxelles (Belgio) e Leiden (Paesi Bassi). Ora è ricercatore associato all’Università di Amburgo dove si occupa di diritto e intelligenza artificiale.
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Una capriola, Controluna, 2022
Quando si scrive poesia, si percorre un sentiero arduo, impervio. E Fabrizio De Gregorio è un viaggiatore inquieto, alla ricerca di una parte di se stesso e del proprio posto nel mondo. La parola poetica è il suo compagno di viaggio, la chiave per indagare la realtà, la via di salvezza di fronte alle difficoltà e al dolore.
Il lettore è spinto a farsi anch’egli viaggiatore, a confrontarsi con l’interiorità del poeta, a lasciarsi accompagnare dal suo sguardo attento e pieno di curiosità. Ne nasce un incontro fecondo, foriero di empatia, ma soprattutto di conoscenza. «Tutto alla fine ferma la propria corsa». È a questo che il poeta si oppone, pur essendone dolorosamente consapevole. Eppure, lungi dalla malinconia e senza avvertire il desiderio di fuggire, esplora la realtà con occhi vivi, mobili, oseremmo dire avidi di cogliere ogni minimo sussulto di esistenza.
La poesia offre così dubbi, domande, cerca risposte che forse non arriveranno, ma è nella ricerca che riposa il senso più vero dell’esistenza.
Dalla prefazione di Giancarlo Giuliani.