collettivo culturale tuttomondo Emilio Tadini (Italia)
opera: Emilio Tadini, Città Italiane, 1988
Emilio Tadini (Milano, 1927 – Milano, 2002) è stato un pittore, scrittore, poeta, drammaturgo, traduttore e giornalista italiano.
Il linguaggio dei segni, della parola, dei sogni. Tutti e tre si incontrano nell’opera di Emilio Tadini, in un’architettura studiata nel dettaglio.
E non possiamo parlare solo di pittura, dato che l’intellettuale di Milano fu un “artista totale”: pittore, scrittore, poeta, critico letterario, saggista, drammaturgo, traduttore, sono solo alcuni dei nomi con cui è stato chiamato
Esordì appena ventenne con un poemetto sul “Politecnico” di Vittorini, nel 1947. Quattordici anni dopo, nel 1961, espose per la prima volta i suoi quadri alla Galleria del Cavallino a Venezia. Nel mezzo, una passione inesauribile per la scrittura che non lo abbandonò mai per tutta la vita.
Non stupisce che Umberto Eco, suo amico, lo definì “uno scrittore che dipinge, un pittore che scrive”.
Dall’arte onirica di Hieronymus Bosch, passando per la metafisica di De Chirico, al surrealismo di Magritte, alla Pop Art inglese, il linguaggio di Tadini si evolve e si attualizza in un linguaggio personale e distintivo: una pittura immaginifica, infantile, visionaria. Un mondo deforme popolato da personaggi incombenti e – a tratti – inquietanti: maschere, uomini manichino, figure disumanizzate, sono le protagoniste delle visioni surreali di Tadini.
Il suo lavoro pittorico si sviluppa per cicli: ogni quadro è il tassello di una storia, riconoscibile solo grazie ad uno sguardo più ampio. È il racconto che incontra la pittura, un romanzo a puntate che sfida l’osservatore a ricomporre l’enigma.
Nel 2006 è stata inaugurata a Milano la Casa Museo Spazio Tadini, un luogo di memoria ma anche di ricerca e comunicazione tra artisti e tra le arti.
Emilio Tadini (b. 1927 – d. 2002 Milan, Italy) is considered one of the most original personalities of Italy’s post- World War II cultural landscape.
A Poet, novelist, essayist, art critic, journalist and painter, he is, in the words of friend and contemporary Umberto Eco, “A writer who paints, a painter who writes.”.
In 1947 he debuted with a poem in Elio Vittorini’s magazine Politecnico, which was followed by intense critical and theoretical writings on art. From 1963 to 1993 Tadini published four novels and a volume of poems.
It was alongside his critical and literary work, from the late 1950s Tadini began to paint. His first solo exhibition was in 1961 at the Galleria del Cavallino in Venice, and then in 1965, in a group show, together with Mario Schifano, Valerio Adami and Lucio Del Pezzo at the newly opened Studio Marconi in Milan.
_
collettivo culturale tuttomondo Emilio Tadini