cctm collettivo culturale tuttomondo Daniele Del Giudice (Italia)
«Credevo che non sarei mai arrivato in tempo».
«C’è ancora qualche minuto».
«Ho sentito la radio».
«Anche per te ci sono novità».
«È una giornata di molte novità, per me e per te».
«Bene».
«E adesso?»
«Adesso dovrebbe cominciare una storia nuova».
«E questa?»
«Finita».
«Finita finita?»
«Finita finita».
«La scriverà qualcuno?»
«Non so, penso di no. L’importante non era scriverla, l’importante era provarne un sentimento».
Daniele Del Giudice
explicit de Atlante occidentale, Einaudi, 1985
immagine: Charlie Chaplin e Paulette Goddard, fotogramma dal film Tempi Moderni, 1936
Daniele Del Giudice (Roma, 1949 – Venezia, 2021) è stato uno scrittore italiano.
Del Giudice ha iniziato la sua carriera come critico e giornalista per il quotidiano Paese Sera. Il suo esordio letterario avvenne nel 1983 con il romanzo Lo stadio di Wimbledon, che attirò l’attenzione di Italo Calvino e fu pubblicato da Einaudi.
Il suo secondo libro, Atlante occidentale (1985), consolidò la sua reputazione, esplorando il dialogo tra scienza e letteratura attraverso i personaggi di Pietro Brahe e Ira Epstein.
Altri lavori significativi includono Nel museo di Reims (1988), che racconta una relazione complessa tra un giovane in procinto di perdere la vista e una figura misteriosa, e Staccando l’ombra da terra (1994), una raccolta di racconti che affrontano temi come il volo e la responsabilità.
Del Giudice ha ricevuto numerosi premi per il suo lavoro, tra cui il Premio Viareggio nel 1983 per l’opera prima narrativa e il Premio Bagutta nel 1995. È stato anche riconosciuto con il Premio Flaiano nello stesso anno e ha ricevuto il Premio dell’Unione Europea per la Letteratura nel 2009.
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