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di Cecco Angiolieri (Siena, 1260- Siena c.1312)
Se io potesse con la lingua dire
la minor pena ch’io sento d’Amore,
e la mia donna lo degnasse udire,
s’ella fosse del mondo la piggiore,
io non son sì sicuro del morire,
ch’i’ non son più del suo spietato core:
farebbe tutto quel che m’ho ‘n desire,
odiendomi contar tanto dolore.
Volentier torneri’a sua segnoria,
se ‘l mio servir le fosse in piacimento;
ma io so bene ch’ella non vorrìa,
ch’io n’ho udito questo in saramento:
quando io vo in parte dove sia,
fugge, per non vedermi, come ‘l vento.
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de Cecco Angiolieri (Siena, 1260-c.1312)
Si yo pudiese con la lengua decir
la menor pena que siento por Amor,
y si mi dama se dignase a oír
así ella fuese del mundo la peor,
no estaría tan seguro del morir,
pues ya no soy de su impío corazón:
haría todo lo que llevo en mi deseo
al oírme contar tanto dolor.
Con gusto volvería a su poder
si mi servicio le fuera placentero,
pero sé bien que ella no querría,
pues no he oído esto en juramento:
cuando yo voy a parte donde esté,
huye, para no verme, como el viento.
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Versión de J. Aulicino
foto di David Hamilton – fair use
Cecco Angioleri (Siena, 1260 circa – Siena, 1310/1313), è stato un poeta e scrittore italiano.
Contemporaneo di Dante Alighieri e appartenente alla storica casata nobiliare degli Angiolieri, non si hanno però molte notizie certe sulla sua biografia. Si sa che ebbe una vita molto avventurosa, fu dedito al gioco e ai vizi, subì processi per disturbo della quiete pubblica e dilapidò il patrimonio che gli aveva lasciato il padre. Nelle sue poesie, circa 110 sonetti, non tutti di certa attribuzione, ci ha lasciato l’immagine di personaggio inquieto e ribelle che si accanisce contro la miseria e la sfortuna. Con i suoi modi sarcastici e dissacranti si prende gioco del Dolce stil novo; in altre poesie, più originali, esalta goliardicamente il gioco, il vino e maledice la famiglia, il mondo e la gente. Celebri sono i sonetti S’i’ fosse foco, Tre cose solamente mi so ‘n grado e La mia malinconia è tanta e tale … continua a leggere su Wikipedia
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