centro cultural tina modotti Carmelo Bene Lectura Dantis Purgatorio canto VIII
Della straordinaria performance-evento della Lectura Dantis di Carmelo Bene dalla Torre degli Asinelli di Bologna del 31 luglio 1981 non c’era, fino a poco tempo fa, alcuna traccia video.
Esisteva solo una piccola clip perché per una serie di concause, la prevista ripresa televisiva annunciata dalla Rai non fu mai realizzata. Ma ecco che, all’inizio del 2006, a 25 anni dall’evento, sbuca da un baule di una (allora giovane) videomaker, Angela Tomasini, una cassetta VHS incisa la sera dello spettacolo in una condizione privilegiata.
Ora, dunque, è possibile per il pubblico, e per i fan di Carmelo Bene, fruire di un prodotto culturale che coniuga in sé la somma poesia di Dante, la sublime interpretazione di Carmelo, la straordinaria cornice delle Torri di Bologna e la dimostrazione della solidarietà civile ai caduti e ai feriti dell’orrenda strage alla stazione di Bologna del 1980, sostenuta dalla partecipazione di circa centomila persone.
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di Rino Maenza, dall’ introduzione a Carmelo Bene Lectura Dantis, Mediateca-Medianova, 2016
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Carmelo Bene Lectura Dantis Purgatorio canto VIII, Bologna 31 luglio 1981
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La Lectura Dantis per voce solista è la prima di una serie di letture della Divina Commedia tenuta da Carmelo Bene, declamata dall’alto della Torre degli Asinelli, il 31 luglio del 1981 per commemorare l’anniversario della strage della stazione di Bologna.
Carmelo Bene Lectura Dantis Purgatorio canto VIII, Bologna 31 luglio 1981
Il 31 luglio 1981 dalla Torre degli Asinelli Carmelo Bene lesse la Divina Commedia per commemorare il primo anniversario della strage alla stazione di Bologna. Numerose polemiche avevano accompagnato la decisione dell’Amministrazione comunale di organizzare questa lettura come testimoniano i quotidiani.
La scelta di affidare a Bene l’orazione in ricordo delle vittime dell’attentato suscitò diversi malumori, al punto che alcuni esponenti del consiglio comunale non esitarono a definirla “una pagliacciata”, mentre il socialista Massimo Pini, membro del consiglio d’amministrazione Rai, bocciò il progetto delle riprese televisive dell’evento.