centro cultural tina modotti Aubrey Beardsley
Aubrey Beardsley (Brighton, 21 agosto 1872 – Mentone, 16 marzo 1898) è stato un illustratore, scrittore e pittore inglese, piuttosto influente negli ambienti teatrali all’epoca di Oscar Wilde … continua a leggere su Wikipedia
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Aubrey Beardsley (Brighton, 21 de agosto de 1872 – Menton, 16 de marzo de 1898) fue un artista pintor e ilustrador británico.
Uno de los más notables críticos de la sociedad victoriana, satírico e implacable, su obra despertó admiración y escándalo… siga leyendo Wikipedia
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illustrazione: Aubrey Beardsley, Lysistrata Haranguing, 1896
Lysistrata Haranguing, una maravilla más: las jóvenes desnudas, que ejercen de oyentes, prefieren acariciarse entre ellas y adoptar posturas sensuales con los muslos que escuchar el discurso.
El artista juega con las curvas, con el abultado vello púbico, con los ribetes de los cabellos de las hembras. Es más efectivo su trazo en blanco y negro que si fuese en color, porque resulta más tenebroso, más adulto, más sucio y obsceno. (Lorena G. Maldonado)
Aubrey Beardsley aveva solo 25 anni quando è morto di tubercolosi nel 1898.
La sua carriera di artista è durata in tutto sette anni, durante i quali ha creato opere che gli hanno assicurato la fama in tutta Europa.
I suoi disegni, illustrazioni e stampe in bianco e nero erano e restano immediatamente riconoscibili, così come l’aspetto dell’artista, considerato il simbolo dell’eleganza decadente dell’epoca assieme a Oscar Wilde. Beardsley è stato un talento originale e unico, che non ha mai fatto parte di nessuna scuola. (Nicol Degli Innocenti)
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Beardsley lavorò a lungo per la rivista Yellow Book, che raccoglieva l’opera di numerosi artisti e scrittori del tempo. Le sue opere destarono spesso scandalo per lo stile innovativo, ma soprattutto per la sua tendenza alla perversione e al grottesco, specialmente nei soggetti erotici.
In linea con il modello estetico dettato da Wilde, la vita dell’artista fu basata sull’eccentricità e sul pubblico egocentrismo, tanto che egli stesso dichiarò: “Ho uno scopo: il grottesco. Se non sono grottesco, non sono niente”.