collettivo culturale tuttomondo anna magnani
Toglietemi pure tutto… ma l’amore no, non portatemelo via: l’amore è pioggia e vento, è sole e stella.
Lo ammetto, ho un carattere eccessivo e smodato.
Non mi so frenare, ogni volta che amo mi impegolo fino ai capelli.
Sapessi che strazio, poi, uscirne vivi, che tragedia scappare!
E una mattina ti svegli nel letto e non hai più sangue.
Ma poi ricomincia ed è meraviglioso.
Anna Magnani
foto: Anna Magnani
Anna Magnani (Roma 1908 – Roma 1973) è stata una attrice di teatro e cinematografica, la prima italiana a vincere il premio Oscar.
Esordì nel cinema nel 1934, pur svolgendo nel frattempo attività in teatro di prosa e rivista. Attrice di straordinario temperamento, fra le più sensibili e versatili, fu celebrata in tutto il mondo come un autentico mito, un talento unico, una personalità di straripante carica vitale.
Interpretò numerosissimi film ottenendo fama mondiale: Campo de’ Fiori (1942); L’ultima carrozzella (1943); Roma città aperta (1945), con cui divenne il simbolo dell’Italia dell’immediato dopoguerra; Abbasso la miseria! (1945); Il bandito (1946); L’onorevole Angelina (1947, per il quale fu premiata a Venezia); Lo sconosciuto di San Marino (1948); Bellissima (1951); La carrozza d’oro (1952); The rose tattoo (1955, per cui le fu conferito, prima attrice italiana, l’Oscar nel 1956); Wild is the wind (1957, che le valse l’Orso d’argento al Festival di Berlino del 1958); Nella città l’inferno (1958); The fugitive kind (Pelle di serpente, 1960); Risate di gioia (1960); Mamma Roma (1962).
Dopo il ritorno al teatro di prosa (La lupa di G. Verga, 1965; Medea di J. Anonilh, 1966), interpretò con successo una breve serie di film per la televisione. La sua ultima prova cinematografica fu un’apparizione notturna in Roma (1972), in cui F. Fellini la volle a chiusura del film come simbolo stesso della città.
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Il 21 marzo 1956 l’attrice romana conquistava la statuetta come miglior protagonista per il film La rosa tatuata, di Daniel Mann, in cui recita insieme a Burt Lancaster. Fu la prima vinta da un’interprete italiana e la prima in assoluto di un’attrice madrelingua non inglese.