cctm collettivo culturale tuttomondo Ana Blandiana (Romania)
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Che bello sapere di non essere più giovane,
mi succede di dirmi
nei pochi momenti in cui
mi ricordo
di non essere più giovane.
Si tratta di quei momenti in cui
scivolo come su una buccia di banana
sul marciapiede ricoperto dalla melma del futuro
e presa dalla disperazione vorrei fermarmi,
perché tutto è incomprensibile se non accetto l’idea che la strada
è sempre più pericolosamente in pendio.
Ana Blandiana
da La mia patria A4- Nuove poesie, Aracne, 2015
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traduzione: Mauro Barindi
opera: František Kupka
Ana Blandiana, nata a Timisoara nel 1942, è la poetessa rumena più nota nel mondo.
La sua fama, accompagnata dalla rilevanza del suo impegno civile sia prima che dopo la caduta del regime di Ceausescu, si è costruita attraverso una serie di volumi di versi e prosa fantastica che ne hanno definito la personalità letteraria.
La sua opera, tradotta in una dozzina di lingue, è un’incessante meditazione sulla creazione artistica e sulla natura umana: la purezza e la caduta nel peccato, la morte e la sopravvivenza, l’amore come aspirazione all’assoluto e insieme fuga dalla materialità conferiscono una dimensione sovratemporale alla sua voce lirica.
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Con questa ultima silloge di versi, già tradotti in spagnolo e inglese, Ana Blandiana (1942) si conferma ancora una volta come una delle voci liriche più alte della poesia romena contemporanea. In essa il metafisico e il simbolico s’intrecciano con il divino e il naturale — meditati con un senso di smarrimento e di mistero — in dosaggi di calibrata e ponderata finezza lirica che danno vita, in un linguaggio semplice e diretto, attuale, a composizioni di luminosa purezza, cariche di significati dalla folgorante magia espressiva. È questa la patria fatta di carta di Ana Blandiana, semplice ma universale, banale forse nelle sue candide e limitate dimensioni, ma smisuratamente spirituale per ciò che essa può contenere.
cctm collettivo culturale tuttomondo Ana Blandiana (Romania)