cctm collettivo culturale tuttomondo Aimee Bender (USA)
Lui le passò la mano su tutte le vertebre, una per una, e lei non disse: basta mi fai il solletico, anche se lui temeva che lo facesse da un momento all’altro. Invece rimase semplicemente a guardare fuori dalle tende scolorite, coi capelli che frusciavano da un lato. Lui le accarezzò la spina dorsale da cima a fondo, un pezzetto alla volta, e per tutto il tempo che gli ci volle per farlo, il suo cervello rimase assolutamente in silenzio. E’ a questi spazi vuoti che bisogna stare attenti, perchè si riempiono di sentimento prima ancora che uno si renda conto di cos’è successo; e che si ritrovi, arrivato in fondo alla spina dorsale di lei, diverso.
Aimee Bender
da Creature ostinate, Minimum Fax, 2006
opera: Egon Schiele
Aimee Bender (Los Angeles, 1969) è una scrittrice statunitense che vive a Los Angeles.
Suo padre è uno psichiatra, sua madre una ballerina e coreografa. «Due professioni», ha osservato in un’intervista, «che hanno profondamente a che fare con l’inconscio, anche se la prima ha una forma di espressione verbale, l’altra completamente non verbale»: entrambe a loro modo influenzeranno la sua scrittura.
È autrice di due romanzi, L’inconfondibile tristezza della torta al limone e Un segno invisibile e mio, e due raccolte di racconti, La ragazza con la gonna in fiamme e Creature ostinate. Tutte le sue opere sono pubblicate in Italia da minimum fax. I suoi libri sono stati tradotti in più di dieci lingue.
Fra i suoi padri letterari Aimee Bender indica Calvino e García Márquez, accanto a maestri della fiaba come Hans Christian Andersen e i fratelli Grimm e a moderni classici americani come J.D. Salinger e Donald Barthelme; ma nomina anche la musica di PJ Harvey e Jane Siberry, i fumetti di Lynda Barry, i balletti di Pina Bausch e il cinema di Jane Campion.
Al momento Aimee Bender vive a Los Angeles, dove insegna scrittura creativa alla South California University.
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