cctm collettivo culturale tuttomondo Vittorio Sereni (Italia)
Quei bambini che giocano
un giorno perdoneranno
se presto ci togliamo di mezzo.
Perdoneranno. Un giorno.
Ma la distorsione del tempo
il corso della vita deviato su false piste
l’emorragia dei giorni
dal varco del corrotto intendimento:
questo no, non lo perdoneranno.
Non si perdona a una donna un amore bugiardo,
l’ameno paesaggio d’acque e foglie
che si squarcia svelando
radici putrefatte, melma nera.
“D’amore non esistono peccati,
s’infuriava un poeta ai tardi anni,
esistono soltanto peccati contro l’amore”.
E questi no, non li perdoneranno.
Vittorio Sereni
da Gli strumenti umani, Einaudi, 1965

foto: Nat Farbman, Parigi, 1949 – fair use
Vittorio Sereni (Luino, 1913 – Milano, 1983) è stato un poeta, scrittore e traduttore italiano.
Quando nel 1941 venne pubblicata l’opera Frontiera, la poesia di Vittorio Sereni fu subito paragonata sia a quella del modernismo minore, sotto l’influenza di Ungaretti e Quasimodo, sia alla poesia dell’ermetismo fiorentino, anche se ad un più attento esame la tonalità discorsiva-elegiaca faceva intravedere, fin da allora, sentimenti, oggetti e situazioni diversamente concreti.
La prigionia e la guerra avrebbero in seguito mutato il suo modo di vedere il mondo che stava diventando ai suoi occhi sempre più indecifrabile (Diario di Algeria) e la voce narrante che egli utilizza, insieme agli elementi lessicali arcaizzanti, serve spesso a distanziare la realtà mentre il ritmo che egli usa, fatto di modulazioni da una strofa all’altra, simboleggia la condizione del prigioniero che è molto simile a quella dello stato umano.
Uno dei libri più impegnativi fra quanti sono stati scritti nel trentennio successivo alla seconda guerra mondiale è certamente gli Strumenti umani.
È questa una raccolta di versi dove si descrivono scene di vita cittadina, di ritorno ai luoghi amati della prima giovinezza, di forti amori e affetti contrastanti.
Pur essendo lontana dalla forma politica, la poesia di Sereni è viva interprete di alcuni decenni della vita della borghesia italiana nel momento del trapasso alle forme dell’ultimo capitalismo … continua a leggere su Wikipedia
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