cctm collettivo culturale tuttomondo Vito Riviello (Italia)
di Vito Riviello (Potenza 1933 – Roma, 2009)
In mattinata si manifestarono
due o tre malinconie
a cui nel pomeriggio
sopraggiunse una terza,
a sera quando si temeva
che le malinconie si tramutassero
in tristezza irreversibile,
la memoria senza nostalgia
cominciò a produrre anticorpi.
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immagine: Patrizia Impagnatiello
Vito Riviello (Potenza 1933 – Roma, 2009) è stato un poeta italiano.
Inizia giovanissimo pubblicando in pieno clima Neorealistico, una plaquette di poesie dal titolo Città fra paesi, tra stile liberty e crepuscolare (1955), questo volumetto fu definito da Leonardo Sinisgalli: “Il primo ritratto letterario di Potenza”.
Nel decennio successivo collabora con riviste letterarie di rilievo nazionale, quali Letteratura, Rendiconti, Nuovi Argomenti, etc…
Negli anni settanta vengono pubblicati diversi libri di poesia, tra questi: L’Astuzia della Realtà (Vallecchi, Firenze), con la prefazione di Paolo Volponi eDagherrotipo (Scheiwiller, Milano).
Negli anni ottanta si accentuano toni burleschi e un’ironica demistificazione delle certezze esistenziali, vedi: Tabarin (Carte Segrete, Roma); Assurdo e Familiare(Empiria e Florida, Roma), con la prefazione di Giovanni Raboni.
La critica parla di neodadaismo nelle ultime opere di Riviello, ma anche di precedenti letterari del cinquecento come Rabelais, Burchiello, Berni.
Nel 1997 con il libro Assurdo e Familiare (Manni, Lecce) l’autore potentino recupera il titolo dell’opera precedente, per farne un’antologia riassuntiva delle pubblicazioni fatte in venticinque anni, con un saggio di Giulio Ferroni.
Intensa l’attività di Vito Riviello che dal 2000 al 2007 edita i seguenti libri:Plurime Scissioni (Pagine, Roma), con introduzione di Francesco Muzzioli; Acatì (Onyx, Roma) e Livelli di Coincidenza (Campanotto), con la postfazione di Gabriele Perretta che in questo libro individua in pieno il senso della nuova poesia comica europea.
Riviello ha scritto anche libri in prosa, tra cui piace citare: Premaman (La Nuova Libreria, Potenza), con prefazione di Gilberto Finzi; La neve all’Occhiello(Capuano), con prefazione di Giovanni Russo; E arrivò il giorno della prassi(Empiria), introduzione di Giorgio Patrizi; La luna nei portoni (Calice, Rionero in Vulture); un libro singolare è Fotofonemi in cui l’autore seguendo l’antica lezione di Baudelaire attua la commistione dei codici d’arte traducendo alla lettera 18 fotografie di Giuliana Laportella.
I sui scritti sono stati tradotti in diversi Paesi del mondo.
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In mattinata si manifestarono