centro cultural tina modotti Vanna Carlucci (Italia)
de Vanna Carlucci (Italia)
Yo sé que puedo aceptar el vacío,
esta ausencia alrededor de todo:
de la corteza cariada por el tiempo
a la hoja que me circunda,
la garra de la palabra:
este bisturí selvático que me contiene
lenguas mudas del verso
sobre el pulsar del cielo
con su boca asomada al sol
como un Dios regresado lleno de palabras.
Es salvación
esta bestia que me compete
bañada en médula,
agotado por el grito mortal
de senos atentos a la plegaria
de bosques inflados de aliento
por un universo encima
la perla en el ojo.
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di Vanna Carlucci (Italia)
Io so di poterlo accettare il vuoto,
quest’assenza tutto intorno:
dalla corteccia cariata dal tempo
alla foglia che mi circonda,
l’artiglio della parola:
questo bisturi selvatico che mi contiene
lingue mute del verso
sul pulsare del cielo
con la sua bocca sporta al sole
come un Dio tornato pieno di parole.
È salvezza
questa bestia che mi compete
bagnata di midollo,
sfinito dal grido mortale
di seni vigili alla preghiera
di boschi gonfi di respiro
per un universo addosso
la perla nell’occhio.
Traduzione: Centro Cultural Tina Modotti
Foto: Vanna Carlucci
Vanna Carlucci (1987), è poetessa, fotografa e critico cinematografico.
Ha partecipato ad alcune mostre collettive di fotografia;
Ha partecipato, come poetessa e fotografa, al progetto intitolato Rivisitazioni, mostra a cielo aperto di fotografia e scrittura itinerante in 5 città pugliesi (2011);
Ha pubblicato alcuni componimenti poetici sulla rivista letteraria on line TornoGiovedi (2011);
Ha vinto il contest nazionale letterario “2014 battute per un anno di teatro” indetto dal Teatro Kismet di Bari (2014) partendo da un incipit scritto da Mariangela Gualtieri per l’occasione;
Attualmente scrive per la rivista di critica cinematografica “Uzak”.
Io so di poterlo accettare … Yo sé que puedo aceptar … di Vanna Carlucci