cctm collettivo culturale tuttomondo Sandro Penna Amavo ogni cosa
Amavo ogni cosa nel mondo. E non avevo
che il mio bianco taccuino sotto il sole.
I loved all things in the world. And all I had
was my white notebook beneath the sun.
Sandro Penna
da Poesie, Garzanti, 1957
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immagine: OpenArt
Sandro Penna (12 June 1906 – 21 January 1977) was an Italian poet.
Born in Perugia, he moved to Rome in 1929, where he spent most of his life and became part of the literary scene, interacting with notable figures like Umberto Saba and Pier Paolo Pasolini.
Penna’s poetry is characterized by its delicate imagery and emotional depth, often reflecting a melancholic view of love and desire. His first collection, Poesie, was published in 1939, but it was his later works, including Una strana gioia di vivere (1956) and Croce e delizia (1958), that garnered significant acclaim. In 1957, he won the prestigious Viareggio Prize for his poetry.
Despite facing economic hardships and living in relative obscurity, Penna’s work gained recognition posthumously. His poems are known for their brevity and epigrammatic style, often capturing fleeting moments and emotions.
Sandro Penna (Perugia, 1906 – Roma, 1977) è stato un poeta italiano.
Entrò in contatto con il mondo della letteratura in seguito alla conoscenza di Umberto Saba nel 1929 e all’incontro con gli artisti fiorentini che frequentavano il caffè “Le Giubbe Rosse” di Firenze. Dal 1937 per due anni visse a Milano lavorando come correttore di bozze presso Valentino Bompiani e come commesso alla Hoepli.
Nel 1938 pubblicò la prima raccolta di versi, Poesie (Parenti), il cui successo lo fece entrare, come collaboratore, in alcune riviste come “Corrente”, “Frontespizio”, “il Mondo” su cui apparvero negli anni ’40 alcune prose che saranno più tardi raccolte nel volume Un po’ di febbre (Garzanti, 1973). Nel 1950 venne pubblicato il suo secondo libro, Appunti (Edizioni della Meridiana).
Nel 1955 pubblicò il racconto Arrivo al mare e nei due anni seguenti due opere importanti che definiranno meglio la sua personalità e lo stile della sua poesia: Una strana gioia di vivere (Scheiwiller, 1956) e la raccolta completa delle sue Poesie (Garzanti, 1957) che gli fa ottenere il Premio Viareggio.
Nel 1958 esce Croce e delizia (Longanesi) e solamente nel 1970 Tutte le poesie (Garzanti) che comprendeva le poesie precedenti e molti inediti. Nel 1976 viene pubblicato sull’”Almanacco dello Specchio” una scelta di sue poesie e, alla fine di quell’anno, il volume Stranezze (Garzanti) per il quale, nel gennaio del 1977, pochi giorni prima della morte, gli viene assegnato il Premio Bagutta.
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