cctm collettivo culturale tuttomondo Rita Minniti (Italia)
di Rita Minniti (Italia)
E’ triste
pensarti lontano,
immergermi nel tuo silenzio
e non capire.
Quante parole
ho da dirti,
quante
ne ho dimenticate,
tante
le ho lasciate cadere e finire
in dubbi mai svelati.
Mi manchi,
nel silente respiro delle notti
cullate dalle stelle,
al sorgere inquietante del giorno,
nello stormir vivace
delle foglie al vento.
Mi manchi,
tra le opache pieghe
dei miei sogni
quando il tuo viso appare
e poi si perde
al mio risveglio,
quando svanisce il sogno
e io m’accorgo
d’aver paura di rincorrerti
e non raggiungerti.
Di non ritrovarti ad aspettarmi
alla fine dei miei giorni.
foto: Gary Winogrand, New York, 1954 – fair use
La mia poesia scaturisce sempre da forti e improvvise emozioni, dall’esigenza di confessare i miel pensieri. La voce della mia anima, triste quanto radiosa, che va a sublimarsi in una realtà più autentica, dove palpita e vive la mia poesia. A volte può sembrare davvero malinconica e lo è, se non fosse che al di là delle mille problematiche, c’è sempre una forte nota di speranza e di ritorno alla vita, vista come uno del doni più belli dovuti all’essere umano. Un ritorno che spesso descrivo come “un volo di rondini” o” di gabbiani”, affidandomi alla natura per sottolineare ancora di più quel senso di attaccamento alle bellezze d’intorno. Proprio come un volo le mie parole, dove le ali spiegate al vento si librano verso l’infinito. Nel leggermi può sembrare che la mia poetica sia improntata, per la maggior parte, su poesie d’amore, pensieri d’amore. Ma l’amore di cui parlo, è spesso una copertura che nasconde il vero senso che dò all’amore stesso, visto invece, come amore in senso lato. C’è una musa a cui mi affido, ed è in questo sentire cosi profondo che vive e sogna la gioia di vivere e il dolore che lo ombreggia. E’ in questo esserci a farmi pensare che l’amore è in ogni emozione, in ogni gesto, in ogni cosa si guardi o si ascolti. L’amore è per me qualcosa che va al di là dell’amore stesso, qualcosa di così forte che, solo ad immaginarlo, a percepirlo, riesco a toccare il cielo con le dita. Un sentimento che racchiude tutta la mia intimità, il mio sentire, scavando in profondità del mio lo, laddove scorgo il bisogno disperato di far sentire la mia voce e far tremare d’emozione chi mi legge.
La mia prima silloge l’ho pubblicata nel 2001 dal titolo “Nei vicoli di un’anima”, sono seguite poi le sillogi: “Cosi vuole il cuore”, “Piume d’anima” “Respiro pensieri nel vento”, “Appoggiata su una nuvola, Al passaggio delle rondini,” Solitudini mai arrese”. Nel 2014, in seguito al Premio Naz.le “Orazio” Tivoli Terme, mi viene pubblicata la raccolta “Pensieri Capovolti”. E sempre in seguito a un primo premio al concorso Naz.le “Citta’ di Forli- Sandra Mazzini”, mi è stata pubblicata la silloge “Dove il pensier non annega”. Nel 2016 la pubblicazione di una silloge in lingua Rumeno-Italiano dal titolo “Iubire Fara Sfarsit” “Amore senza fine”. Numerosi, Inoltre, le menzioni d’onore e di merito, nonché premi speciali.
Mi dedico alla stesura di racconti brevi e, innumerevoli miei versi, sono pubblicati su svariate riviste e prestigiose antologie. La mia poesia è volata sino in Svizzera e in Romania, e alcuni testi sono stati tradotti in lingua Spagnola e Rumena. Da qualche tempo mi occupo di prefazioni a sillogi di poesie e romanzi. Rita Minniti
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