cctm collettivo culturale tuttomondo Renato Di Bosso e Ignazio Scurto
Manifesto futurista sulla cravatta italiana di Renato Di Bosso e Ignazio Scurto
Rinnovare la moda italiana nel vestiario maschile significa anteporre all’estrofilia cafona ed alle importazioni galliche anglosassoni antitaliane l’orgoglio novatore della nostra razza più geniale, più intuitiva, più veloce di tutti i popoli passati presenti e futuri…
La cravatta futurista, anticravatta di metallo leggerissimo lucente duraturo, denota in chi la porta elasticità forza intelligenza, sobrietà e consistenza d’idee, spirito novatore ed italiano.
L’anticravatta da noi ideata può essere:
– in latta con ondulazioni orizzontali;
– in alluminio opaco con motivi decorativi antitradizionali;
– in alluminio brillante con incisioni moderne;
– in metallo cromato semplice;
– in ottone;
– in rame.
I metalli usati devono avere uno spessore da due a quattro decimi di mm. e quindi un peso corrispondente minimo, mentre il nodo deve essere completamente abolito. La lunghezza è di pochi centimetri…
tratto dal Manifesto futurista sulla cravatta italiana, 1933
foto: Renato Di Bosso, Anticravatte italiane (1933)
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