cctm collettivo culturale tuttomondo Rainer Maria Rilke (Austria)
Io imparo a vedere. Non so perché tutto penetra in me più profondo e non rimane là dove, prima, sempre aveva fine e svaniva. Ho un luogo interno che non conoscevo. Ora tutto va a finire là. Non so che cosa vi accada.
Rainer Maria Rilke
da I quaderni di Malte Laurids Brigge, Adelphi, 1992

opera: Leonardo da Vinci, Salvator Mundi (particolare), 1515
Un ignoto straniero con vocazione di poeta, Malte Laurids Brigge, danese, di famiglia nobile decaduta, arriva in un giorno della tarda estate a Parigi e si stabilisce nel Quartiere Latino. Questo è quasi tutto ci è concesso sapere, nell’ordine dei fatti. Quanto accade poi è l’espandersi di un’efflorescenza di immagini, fin dall’inizio inquietanti, poi sempre più minacciose, all’interno di una psiche. Ciò che il solitario flâneur cerca vagando per la città non è la vita pulsante, ma un «naufragio a Parigi». La prosa «si accende a intervalli, diventa incandescente, si spegne» (Zampa). Molte volte, percorrendo questi brevi blocchi di parole, abbiamo l’impressione di contemplare uno di quei cornicioni neri dietro cui il fuoco divampa e che rimangono per un tratto immobili, nel silenzio, prima che sopraggiunga, «il fragore tremendo». E l’opera di sottile, alchemica dissociazione che qui si compie vale a creare una nuova sostanza psichica, in attesa delle visite dell’Angelo.
Rainer Maria Rilke (Praga, 1875 – Les Planches, 1926), è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo austriaco di origine boema.
È considerato uno dei più importanti poeti di lingua tedesca del XX secolo. Autore di opere sia in prosa che in poesia, è famoso soprattutto per le Elegie duinesi (iniziate durante un soggiorno a Duino), i Sonetti a Orfeo e I quaderni di Malte Laurids Brigge. (fonte Wikipedia)
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