collettivo culturale tuttomondo Professor X
di Professor X (Italia)
La cultura è inutile? E allora chiudiamo una buona volta le facoltà di lettere e filosofia.
È questa la provocazione che lancia la professoressa Federica Ricci Garotti su Repubblica. E non ha tutti i torti. Si perché è inutile prenderci in giro: le facoltà umanistiche vengono disprezzate, il pensiero viene continuamente snobbato in una società che ha fatto dell’ignoranza un vanto, della presunzione una virtù, una società che si eccita e va in visibilio davanti alle affermazioni di una Chiara Ferragni, che freme per scoprire quale concorrente del Grande Fratello vincerà la prossima edizione, che sa a malapena chi sia Leopardi, che crede che Moravia sia il nome di qualche strana malattia e che è convinta che Dostoevskij abbia combattuto durante la prima guerra mondiale.
Del resto chi ha la cattiva abitudine di leggere e pensare, non si presta a obbedire senza porre domande, a omologarsi quando dovrebbe, ad assentire quando gli viene richiesto.
Lavorare, comprare, consumare, a questo deve ridursi l’uomo. La cultura è un impedimento a ciò, non soltanto è superflua ma perfino contro producente. Naturale che non venga incoraggiata. «E allora chiudiamole,»dice l’insegnante, «queste fabbriche delle illusioni che sono le nostre facoltà, che formano sì persone competenti, ma disoccupate, sotto occupate o emigranti questuanti come furono i nostri nonni negli anni Cinquanta».
Sì perché i giovani delle belle parole e delle vuote promesse non sanno che farsene.
È inutile dire loro che la cultura è importante, quando i programmi di Maria di Filippi e Barbara d’Urso sono i più seguiti in Italia.
Quando guardo la televisione sento una voragine che mi si apre nel petto, perché se trasmettono questa roba è perché la gente la guarda. Forse è il caso che le istituzioni e la sinistra si diano davvero una smossa e facciano qualcosa in favore della scuola e della cultura. Lo facciano ora o smettano di parlarne.
E forse, dico forse, qualcosa anche noi possiamo farla.
Non regalate ai bambini smartphone e tablet ma un bel libro, non parcheggiateli il sabato pomeriggio davanti alla televisione, ma portateli a visitare un museo, una galleria, una mostra d’arte. Leggete loro fiabe e libri per l’infanzia, fateli appassionare insomma, fate delle loro menti “non dei vasi da riempire ma delle fiaccole da accendere”.
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dalla pagina fb di Professor X, 07 luglio 2022
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