cctm collettivo culturale tuttomondo Paul Éluard poesia
T’amo per tutte le donne che non ho conosciuto
T’amo per tutte le stagioni che non ho vissuto
Per l’odore d’altomare e l’odore del pane fresco
Per la neve che si scioglie per i primi fiori
Per gli animali puri che l’uomo non spaventa
T’amo per amare
T’amo per tutte le donne che non amo
Sei tu stessa a riflettermi io mi vedo cosí poco
Senza di te non vedo che un deserto
Tra il passato e il presente
Ci sono state tutte queste morti superate senza far rumore
Non ho potuto rompere il muro del mio specchio
Ho dovuto imparare parola per parola la vita
Come si dimentica
T’amo per la tua saggezza che non è la mia
Per la salute
T’amo contro tutto quello che ci illude
Per questo cuore immortale che io non posseggo
Tu credi di essere il dubbio e non sei che ragione
Tu sei il sole forte che mi inebria
Quando sono sicuro di me.
Je t’aime pour toutes les femmes que je n’ai pas connues
Je t’aime pour tous les temps où je n’ai pas vécu
Pour l’odeur du grand large et l’odeur du pain chaud
Pour la neige qui fond pour les premières fleurs
Pour les animaux purs que l’homme n’effraie pas
Je t’aime pour aimer
Je t’aime pour toutes les femmes que je n’aime pas
Qui me reflète sinon toi-même je me vois si peu
Sans toi je ne vois rien qu’une étendue déserte
Entre autrefois et aujourd’hui
Il y a eu toutes ces morts que j’ai franchies sur de la paille
Je n’ai pas pu percer le mur de mon miroir
Il m’a fallu apprendre mot par mot la vie
Comme on oublie
Je t’aime pour ta sagesse qui n’est pas la mienne
Pour la santé
Je t’aime contre tout ce qui n’est qu’illusion
Pour ce cœur immortel que je ne détiens pas
Tu crois être le doute et tu n’es que raison
Tu es le grand soleil qui me monte à la tête
Quand je suis sûr de moi.
Paul Éluard
da Ultime poesie d’amore, Passigli Poesia, 1996 – Derniers poèmes d’amour, Seghers, Paris, 1963
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opera: Etienne-Maurice Falconet, Le Baiser Donné, 1765
traduzione: Vincenzo Accame
Paul Éluard (1895 – 1952) pseudonimo di Eugène Émile Paul Grindel è stato un poeta francese, tra i maggiori esponenti del movimento surrealista.
La sua opera poetica è sparsa in decine di raccolte; molte le opere in collaborazione (con Breton, Char), e gli scritti a commento di opere d’arte (Picasso, Max Ernst, Man Ray, Dubuffet, Baudin).
Le sue prose sono raccolte in 3 volumi di scritti sull’arte e in I sentieri e le vie della poesia (Les sentiers et les routes de la poésie, 1952). L’esperienza della prima guerra mondiale gli ispirò una serie di poesia pacifiste: Il dovere e l’inquietudine (1917), Poesie per la pace (1918).
Al periodo surrealista, in cui sviluppò la tematica amorosa, appartengono Morire di non morire (1924), Capitale del dolore (Capitale de la douleur, 1926) illuminata dall’amore per Gala, L’amore la poesia (L’amour la poésie, 1929), La rosa pubblica (La rose publique, 1934).
La sua poesia ha come primo movente la certezza di una felicità possibile, e di un superamento dei limiti umani nella purezza del rapimento amoroso. Il tema della coppia si sviluppa in quello di una collettività che celebra se stessa nel movimento verso una rivoluzione di gioia liberatrice. In Gli occhi fertili (Les yeux fertiles, 1936) è la presa di coscienza della partecipazione alla vita comune e la ricerca di un’espressione poetica più immediata. L’impegno politico si afferma in “Guernica” (in Corso naturale, Cours naturel, 1938). Entrato nella resistenza, accentua l’impegno: Il libro aperto (Le livre ouvert, 1940-42), Poesia e verità (Poésie et vérité, 1942), Appuntamento con i tedeschi (Au rendez-vous allemand, 1944). Dopo la guerra scrisse: Poesie politiche (Poèmes politiques, 1948), Una lezione di morale (Une leçon de morale, 1950), La fenice (Le phénix, 1951), Poesia initerrotta (1946-1953).
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