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Parmigianino aka Francesco Mazzola

13/05/2024 By carlaita

cctm collettivo culturale tuttomondo Parmigianino aka Francesco Mazzola

Francesco Mazzola detto Parmigianino (Parma, 1503 – Casalmaggiore, 1540) è stato un pittore italiano, fondamentale esponente della corrente manierista e della pittura emiliana in generale.

Dotato di un talento precocissimo si formò a diretto contatto con Correggio, all’epoca impegnato nei grandi cicli di affreschi delle chiese parmensi.

Dopo le prime commissioni a Parma terminò la sua formazione Roma con lo studio delle opere di Michelangelo e di Raffaello. Il suo temperamento intellettuale ed eccentrico lo spinse verso l’elaborazione di uno stile anticlassico, elegante e ricercato che ne fece il caposcuola del Manierismo emiliano.
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Francesco Mazzola also known as Parmigianino (1503 -1540) was an Italian Mannerist painter and printmaker active in Florence, Rome, Bologna, and his native city of Parma.

His work is characterized by a “refined sensuality” and often elongation of forms and includes Vision of Saint Jerome (1527) and the iconic if somewhat anomalous Madonna with the Long Neck (1534), and he remains the best known artist of the first generation whose whole careers fall into the Mannerist period … keep on reading Wikipedia
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opera: Parmigianino, Conversione di san Paolo, 1527 – ubicazione: Vienna, Kunsthistorisches Museum

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Realizzata a soli 24 anni, la “Conversione di San Paolo” del Parmigianino offre un mirabile esempio del suo stile pittorico già pienamente sviluppato.

Il dipinto narra la celebre conversione di Saulo di Tarso al cristianesimo, avvenuta sulla via di Damasco dopo una visione mistica che lo fece cadere da cavallo.

L’opera è caratterizzata da figure allungate oltre le proporzioni naturali, come si evince dal cavallo slanciato con un collo possente ma una testa sproporzionatamente piccola. Questo gusto per l’inconsueto si ritrova anche nella posa del santo, irreale e impossibile da replicare nella realtà. Le figure appaiono così deformate e astratte, pur coesistendo con dettagli estremamente realistici, come la minuziosa resa della vegetazione.

Un altro elemento peculiare è la sella del cavallo, simile a un velo di seta finissimo decorato con macchie scure, che dona all’animale un’aria maculata. In questo dipinto si fondono le diverse influenze che hanno plasmato l’arte del Parmigianino: l’eleganza di Raffaello, lo studio anatomico di Michelangelo, i paesaggi di Dosso Dossi e le luminarie di Correggio.

Creato per il ricco medico parmigiano Giovanni Andrea Albio, il dipinto si trovava nella sua dimora nel 1560 (sebbene la datazione della sua realizzazione sia anteriore, attorno al 1527). Alla morte del medico, l’opera intraprese un lungo viaggio attraverso diverse collezioni, giungendo infine in Austria. Dal 1912 fa parte della collezione del Kunsthistorisches Museum di Vienna, dove è ancora oggi ammirata da un vasto pubblico.

Painted when the artist was just 24 years old, Parmigianino’s “Conversion of St. Paul” offers a remarkable example of his fully developed pictorial style.

The painting depicts the famous conversion of Saul of Tarsus to Christianity, which took place on the road to Damascus after a mystical vision that knocked him off his horse.

The work is characterized by figures elongated beyond natural proportions, as can be seen from the slender horse with a powerful neck but a disproportionately small head. This taste for the unusual is also found in the pose of the saint, surreal and impossible to replicate in reality. The figures thus appear deformed and abstract, while coexisting with extremely realistic details, such as the meticulous rendering of the vegetation.

Another peculiar element is the horse’s saddle, similar to a very fine silk veil decorated with dark spots, which gives the animal a spotted appearance. In this painting, the various influences that shaped Parmigianino’s art are fused: Raphael’s elegance, Michelangelo’s anatomical studies, Dosso Dossi’s landscapes, and Correggio’s luminaries.

Created for the wealthy Parmese doctor Giovanni Andrea Albio, the painting was in his home in 1560 (although the date of its creation is earlier, around 1527). Upon the doctor’s death, the work embarked on a long journey through various collections, finally arriving in Austria. Since 1912, it has been part of the collection of the Kunsthistorisches Museum in Vienna, where it is still admired by a large audience.

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