collettivo culturale tuttomondo mosaici – Aquileia
Aquileia – il Mosaico del Pavone
(fine del IV e i primi decenni del V secolo)
Lo splendido frammento musivo raffigurante un pavone, che oggi brilla nello spazio museale della Südhalle, originariamente decorava l’abside del lungo ambiente di collegamento tra questa e la Basilica (nartece).
Simbolo di immortalità e allegoria della resurrezione, il pavone è qui rappresentato frontalmente, con le piume della coda orgogliosamente dispiegate. L’opera è composta di tessere in pasta di vetro su fondo bianco, con tonalità che variano dal blu notte al giallo, dal turchese all’ocra, dal bruno al verde smeraldo, e accostate in modo da riprodurre ombre e volumi.
Un recente restauro ha dimostrato che un tempo i tasselli dell’occhio sulla coda del pavone erano coperti da una sottilissima lamina d’oro, simbolo della luce divina.
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Aquileia – Peacock mosaic
(dated between the late 4th and the early 5th centuries AD)
A beautiful mosaic fragment with a peacock, now displayed on a wall in the Südhalle museum, used to decorate the apse of a long passage (narthex) connecting the southern hall to the
The peacock – a symbol of immortality and thus an allegory of the resurrection – is seen frontally, with its tail fanned. Glass paste tesserae (in blue, turquoise and other colours) are craftily arranged to confer a marvellous polychromy to the bird.
Recent restorations proved that the tesserae in one tail eye were coated with thin gold foil to add further preciousness to the beautiful theme.
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foto: cctm
La Basilica di Aquileia rappresenta un complesso architettonico straordinario.
Nelle sue linee essenziali, essa ripropone l’assetto architettonico voluto dal vescovo (patriarca) Poppone (1019- 1042), che la consacrò nel 1031.
Ma le sue origini risalgono al secondo decennio del IV secolo; circa ottant’anni dopo l’epoca del vescovo Cromazio, l’edificio basilicale aveva assunto dimensioni analoghe all’attuale, tranne che per il transetto e l’abside con cripta sottostante.
Una fase costruttiva significativa si data all’inizio del IX secolo, al tempo del Patriarca Massenzio, che aggiunse il portico (originariamente a due piani) di collegamento con la chiesa dei Pagani, le due strutture aggettanti del transetto e l’abside.
mosaici – Aquileia