collettivo culturale tuttomondo mario benedetti amor
Non mi
tentare,
perché se ci tentiamo
non ci potremo
dimenticare.
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Mario Benedetti
fragmento de Ella que pasa, da El amor, las mujeres y la vida (compilación de poemas de amor, 1995)
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immagine dal web
Mario Benedetti (Paso de los Toros, 1920 – Montevideo, 2009), è stato un poeta, saggista, scrittore e drammaturgo uruguaiano.
Il suo romanzo “La tregua” è stato tradotto in più di 15 lingue. La trasposizione cinematografica del libro diede vita ad un film argentino che fu candidato nel 1974 al Premio Oscar come miglior film straniero e fu il primo film argentino e sudamericano a ricevere questa candidatura. Vale anche la pena ricordare che il cantautore spagnolo Joan Manuel Serrat ha inciso il suo disco “ El sur también existe” con poesie di Mario Benedetti.
Mario Benedetti è stato anche un poeta molto amato, soprattutto in tutti gli angoli dell’America Latina, per la sua leggibilità, per il pathos e la gioia che le sue parole suscitano, per il fatto che i suoi versi attirano l’attenzione e stimolano le passioni popolari.
Lirico sì, ma anche poeta civile.
Impegnato sempre nell’azione e nella militanza politica, ha vissuto in esilio (Argentina, Cuba, Spagna) per dieci anni. E dall’esperienza dell’esilio sono nati alcuni tra i più intensi libri di poesia. Lontani da lui il lamento dell’esiliato, o la nostalgia melensa, ha invece esaltato la fierezza dello stare lontano dalla patria per troppo amore per il suo Paese.
Mario partecipò inoltre al film “El lado oscuro del corazón “dove recitava i suoi versi in tedesco. La grande passione per il giornalismo lo portò a fondare e dirigere la rivista “Marginalia” e nel suo ultimo libro “Vivir adrede”, mostrò il suo lato più intimo come essere umano e come scrittore nonché il suo orientamento nei confronti della vita.
Ricordiamo altre delle sue importanti opere come “Chi di noi”, “Grazie per il fuoco “.
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